Quando si parla di “trading online” si sta facendo riferimento ad uno dei servizi forniti da alcune società finanziarie presenti in internet, anche note col nome di “broker”: intermediari che mettono a disposizione dei propri clienti piattaforme ideate per visualizzare azioni e titoli presenti sui diversi mercati borsistici
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Il trading online consente di comprare e vendere titoli ed asset nei principali mercati internazionali, con il semplice utilizzo del proprio computer e, in certi casi, addirittura del proprio smartphone. Una vera e propria rivoluzione digitale ed economica, che non a caso, negli ultimi anni, ha affascinato migliaia di persone appartenenti alle categorie sociali più disparate: questo perché, da una parte si può ricorrere al trading online per cercare di arrotondare il proprio stipendio, o magari per provare a fare fruttare i propri risparmi; allo stesso tempo però, dall’altra, stiamo parlando di un settore che dà, ai più capaci, la concreta possibilità di cambiare vita e, perché no, ottenere risultati economici davvero molto, molto importanti. Nonostante ciò il trading online non può nemmeno essere visto come una specie di panacea capace di curare come per magia i nostri problemi finanziari: come scopriremo a breve, per ottenere dei risultati è necessario innanzitutto avvicinarsi ad una materia così complessa con la giusta attitudine. Da qui l’idea di fornire alcuni principi base da cui partire per iniziare ad investire nella maniera più responsabile possibile, con il supporto del sito guida trading online .NET, per evitare di incappare in brutte sorprese.
STUDIARE LA MATERIA, CALCOLARE I RISCHI
Come già accennato in precedenza, il trading è una materia complessa e deve innanzitutto essere studiato. Studiare non significa entrare nell’ordine di idee di dedicare il giusto tempo all’argomento, provando a portare avanti un apprendimento lento e costante: si partirà dai principi basilari per passare poi, man mano, a concetti sempre più tecnici. A proposito di basi, c’è poi un concetto che deve essere introiettato il più presto possibile da tutti coloro che siano intenzionati a lanciarsi nell’avventura delle negoziazioni in internet: il trading online è un’attività che comporta dei rischi. È sempre stato così e sarà sempre così. Sebbene la parola “rischio” possa spaventare, dobbiamo innanzitutto ricordare che ogni tipo di attività di investimento è caratterizzata da risultati incerti. Piuttosto è necessario fare una distinzione tra due tipologie di rischio: da una parte quello per l’appunto intrinseco, dall’altra il cosiddetto rischio ingiustificato. Ebbene, parte dello studio di cui sopra consiste proprio nell’eliminare a priori il maggior numero possibile di rischi inutili (legati ad errori concettuali, distrazioni, scelte dettate più dall’emozione che dal ragionamento ecc.): imparare a gestire il rischio come gestiamo le diverse componenti di un’attività, limitandolo al massimo in modo da prendere (quasi) solo il meglio di ciò che il trading ha da offrire.
SCEGLIERE IL MERCATO GIUSTO
Una volta arrivato al giusto grado di preparazione ci si troverà davanti alla prima grande scelta di questa avventura, ovvero la scelta del mercato all’interno del quale fare trading. Ebbene, chiaramente stiamo parlando di una decisione che spetta a ciascuno di voi, ma è giusto ricordare che, ad oggi, il mercato scelto dalla stragrande maggioranza degli investitori è il Forex, il vero e proprio luogo principe del trading online. Le ragioni del successo del Forex sono diverse, ma le possiamo riassumere in 5 punti fondamentali. Innanzitutto tradire sul Forex non comporta né spese di commissione, né tasse governative, per non parlare del fatto che è possibile investire al suo interno in totale autonomia, eliminando quindi la figura degli intermediari. Dopodiché è un mercato sempre aperto a qualsiasi ora del giorno nei giorni feriali oltre ad essere in assoluto quello all’interno del quale circolano più soldi. Ultimo, ma non ultimo, il Forex è un mercato aperto quasi a tutti: ciò vuol dire che non servono grandi capitali per iniziare ad investire, ma che, al contrario, con un conto micro si può iniziare ad operare addirittura partendo con soli 5 euro di fondo.