CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Si procede su due fronti nel percorso che potrebbe portare alla riapertura dell’ex tribunale di Rossano, oggi di Corigliano Rossano. Un percorso che, per qualcuno, potrebbe essere anche una corsa contro il tempo in considerazione dell’emergenza criminalità che riguarda la sibaritide e la costa ionica cosentina.
Due diversi aspetti che trovano poi un punto di convergenza e che vedono impegnati, in qualche modo e con diverse funzioni, il Parlamento, la Regione ed il Comune. Nelle ultime ore, infatti, la Commissione Giustizia del Senato ha condiviso la proposta del senatore Ernesto Rapani di predisporre un testo unico da sottoporre poi ai lavori della commissione stessa, che contempli i testi delle Regioni, in virtù del medesimo contenuto, in un unico ddl. Fra queste anche la Calabria.
La proposta prevede che, in attesa che il Ministro proceda a una riforma più ampia della geografia giudiziaria, i tribunali chiusi possano essere riaperti a patto che ad occuparsi delle spese siano le regioni con la partecipazione dei comuni. Già in passato la Regione Calabria si è espressa favorevolmente in tal senso. In questo percorso va ad intrecciarsi il secondo aspetto, ovvero quello legato all’impegno dell’amministrazione comunale. Proprio nel consiglio comunale, in programma venerdì prossimo, dovrebbe arrivare la delibera che, in molti sperano, possa passare all’unanimità, con la quale si assegna un immobile per il nuovo “ex” tribunale.
Una fase, dunque, che, certamente, potrà risultare cruciale in vista della riapertura di un presidio di giustizia, fondamentale in una zona, come la sibaritide e la fascia ionica in generale, interessata negli ultimi mesi, come detto, da una vera e propria escalation criminale.
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