Area Urbana
In Calabria “la legislatura più importante di sempre”: l’appello ad Occhiuto e alla nuova classe dirigente
RENDE – “Cari concittadini voglio esprimere il mio umile parere sulla tornata elettorale appena conclusasi e sulla nuova legislatura che sta per partire. Lo spoglio elettorale ha riconsegnato la vittoria al centro destra di Roberto Occhiuto al quale rivolgo i miei più sentiti auguri di buon lavoro”. A scrivere è Roberto De Santis, imprenditore e già coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani.
“Si apre una legislatura regionale che definire spartiacque è un concetto diminutivo. Una legislatura, che:
– vede per la prima volta la conferma alla carica di Presidente il governatore uscente con un plebiscito elettorale; che si apre con l’auspicata chiusura del commissariamento della sanità Calabrese;
– coincide con l’avvio della più grande opera pubblica mai realizzata nel nostro paese, che si affianca alla riconfermata guida delle principale università calabrese sotto il solco della continua innovazione, nelle idee e nei progetti;
– si caratterizza per il conciliare la riforma dell’autonomia differenziata con l’economia della nostra terra;
– si palesa con l’ingresso in consiglio regionale di una classe dirigente in gran parte rinnovata. Tutto questo si dovrà confrontare con le elevate aspettative che i cittadini calabresi hanno di migliorare concretamente la loro vita grazie alle scelte che questa futura classe dirigente (maggioranza ed opposizione) sarà chiamato a prendere”.
“Sarà una legislatura carica di responsabilità verso un popolo che, se dovesse rimanere deluso potrebbe anch’esso ricorrere ad una forma di protesta che per la prima volta potrebbe assumere i contorni della ferma presa di posizione (democratica) verso chi dovesse deludere e soddisfare i bisogni espressi. Oggi i calabresi, per usare un concetto caro al Presidente Occhiuto, “amano” la loro terra e vogliono che diventi la Regione più bella d’Italia e d’Europa”.
“In questi anni l’operato del Governatore, dei Rettori delle principali realtà calabresi Leone, Cuda e Zimbalatti ed altri dirigenti dai ruoli apicali hanno fatto acquisire ai cittadini la piena consapevolezza di vivere in una terra ricca di potenzialità inespresse e che può raggiungere incredibili sia in termini di sviluppo economico che di consapevolezza sociale e culturale. Le scelte future, che saranno fatte, dovranno essere improntate a decisioni che tengano conto della velocità e dell’intensità in cui cambiano gli scenari nazionali che sembrano a volte senza precedenti, pertanto il ritmo e la qualità delle analisi della nostra classe dirigente dovrebbero andare di pari passo senza accumulare più i ritardi che in passato sono stati prodotti e che hanno relegato questa bellissima regione al ruolo di cenerentola d’Europa. Si dovrà essere capaci di stare al passo con le tre grandi rivoluzioni che caratterizzano i nostri tempi”.
“La rivoluzione economica e tecnologica – prosegue De Santis nella sua riflessione – che da un lato genera ampie opportunità e dall’altro se non colte rischiano di distruggere il nostro territorio. La rivoluzione sociale e democratica. Le persone sembrerebbero meno partecipi ma di fatto sono sempre più connesse e creative, dinamiche, non più legate alle vecchie logiche lavorative e sempre più critiche ed esigenti. In questa nostra terrà saranno sempre più forti le pressioni per una maggiore rendicontabilità e trasparenza nei vari livelli di governance e quindi anche verso l’istituzione regionale”.
“Infine la Calabria, porta del mediterraneo dovrà farsi trovare pronta a raccogliere le sfide che la rivoluzione geopolitica in essere sia capace di manifestare. Queste tre rivoluzioni renderanno il quadro carico di incertezze e di aleatorietà per cui le responsabilità sia di chi governa sai di chi svolge il ruolo di opposizione sono e saranno enormi”.
Poi si rivolge direttamente al presidente Occhiuto: “Lei oggi è chiamato a presiedere la legislatura più importante da quando sono state istituite le Regioni nel nostro paese, ha bisogno di tanta collaborazione e di porre in essere le scelte più oculate e veloci possibili. Lei ha espresso chiaramente durante la sua campagna elettorale, il suo programma elettorale, ed i cittadini l’hanno premiata. Lei ha tracciato il fil rouge che dovrà caratterizzare le prossime scelte per affrontare le sfide che le si porranno davanti tese a far decollare definitivamente la nostra amata terra fatta, si, di mare di monti ma anche di tantissime altre peculiarità ed unicità. Chi dovrà prendere decisoni, chi dovrà selezionare le diverse alternative che quotidianamente saranno messe sui tavoli della regione? Ebbene caro Presidente la risposta a questo interrogativo lei già la conosce. Lei dovrà essere collaborato da chi ama la propria terra e non il suo ego personale. Dovrà essere collaborato da chi ricorda, quotidianamente, chi sono i cittadini calabresi e che cammino hanno fatto negli anni bui di questa regione. In estrema sintesi lei dovrà circondarsi da uomini e donne che siano capaci di trarre fonte di ispirazione e forza che li spinga a lottare per ciò in cui credono e a difendere ciò che “Amano” ovvero la nostra Calabria!”.
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