Italia
Fondo sanitario a 128 miliardi: spostati dal Nord al Sud 220 milioni di risorse
ROMA – Il Cipess (Comitato interministeriale programmazione economica e sviluppo sostenibile) ha deliberato il riparto fra le Regioni e Province Autonome del Fondo Sanitario Nazionale per l’anno 2023, che ammonta a 128.005,20 milioni di euro, al netto della somma di 864 milioni destinati al Fondo per il concorso al rimborso alle Regioni delle spese per l’acquisto di farmaci innovativi. L’applicazione da quest’anno dei nuovi criteri di riparto ha determinato uno spostamento di risorse dal Centro-nord verso il sud Italia di circa 220 milioni di euro. Lo spiegano in conferenza stampa i sottosegretari Marcello Gemmato e Alessandro Morelli.
Nel corso dell’ultimo decennio, hanno spiegato in conferenza stampa il Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ed il Sottosegretario di Stato con delega al Cipess, Alessandro Morelli, al termine della riunione Cipess di oggi, “il livello del fabbisogno sanitario nazionale standard ha registrato un progressivo aumento passando dai 107 miliardi del 2013 ai quasi 129 miliardi del 2023, maggiore di 3 miliardi di euro rispetto al 2022”.
Come verranno distribuite le risorse
Nell’ambito di tale quota sono compresi, tra l’altro: 1,4 miliardi quale contributo per i maggiori costi determinati dall’aumento dei prezzi dell’energia; 365,5 milioni di euro per il recupero delle liste di attesa; 314,2 milioni per finanziare le attività previste dal PanFlu 2021-2023; 111 milioni per incremento dei Fondi contrattuali per il trattamento economico accessorio della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria; 100 milioni per una indennità di pronto soccorso al personale medico e del comparto; 70 milioni per remunerare l’incremento della tariffa oraria delle prestazioni aggiuntive rese dal personale medico ed infermieristico; 33,715 milioni per finanziare gli screening neonatali; 40 milioni quale fondo da destinare all’acquisto, presso gli Irccs di prestazioni sanitarie di alta specialità da erogare a favore di cittadini residenti in regioni diverse; 200 milioni per l’aggiornamento dei Lea.
Il riparto del fabbisogno sanitario nazionale standard per l’anno 2023 rispetto all’anno precedente ha inoltre assicurato: l’incremento del finanziamento del fondo dei farmaci innovativi di 100 milioni; l’incremento delle risorse per aumentare il numero dei contratti di formazione specialistica dei medici per un ammontare di 125 milioni e una quota di 150 milioni per il potenziamento dell’assistenza territoriale ad integrazione di quanto già previsto e finanziato con il Pnrr.
È il primo anno che vengono applicati i nuovi criteri di riparto, approvati nel dicembre 2022 dalle Regioni: i nuovi criteri tengono conto, oltre che della popolazione residente e della frequenza dei consumi sanitari per età, anche del tasso di mortalità della popolazione under-75 e degli indicatori utilizzati per definire particolari situazioni territoriali che impattano sui bisogni sanitari (ovvero l’incidenza della povertà relativa individuale, il livello di bassa scolarizzazione e il tasso di disoccupazione della popolazione).
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