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Cosenza: presunto caso di bullismo in una scuola, anche i genitori respingono le accuse

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Il caso

Cosenza: presunto caso di bullismo in una scuola, anche i genitori respingono le accuse

Dopo il video diffuso su Instagram anche i genitori degli alunni accusati di bullismo difendono la scuola: «ambiente sereno e inclusivo, parole e accuse ingiuste feriscono tutti»

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Cosenza scuola IC Spirito Santo

COSENZA Sta facendo molto discutere il video diffuso su Instagram da uno streamer cosentino, nel quale denuncia i presunti atti di bullismo subiti dal fratello minore, studente di un istituto scolastico della città. Nel filmato, il giovane streamer definisce il fratello un “ragazzo speciale” e racconta di episodi di vessazioni e prese in giro che avrebbe subito da parte di alcuni studenti coetanei.

Il video ha fatto registrare centinaia di commenti, messaggi di  solidarietà al ragazzo e anche di condanna e minacce verso gli autori del presunto episodio. Un fatto che dovrà comunque essere appurato, poiché più di qualcuno, ha avanzato l’ipotesi che il ragazzo possa aver compiuto questo gesto, per ottenere visibilità e nuovi follower sui social.

La direzione dell’Istituto scolastico ha diffuso una nota, smentendo categoricamente i presunti episodi di bullismo nei confronti del ragazzo in questione, sottolineando che sono state avviate le procedure legali con la diffida e la denuncia per diffamazione nei confronti dei responsabili della pubblicazione del video.

Bullismo, i genitori respingono le accuse

Nel frattempo anche i genitori di alunni che frequentano l’IC “Via Roma – Spirito Santo”, hanno deciso di intervenire come nel caso di una mamma per difendere la scuola, finita al centro delle polemiche. La donna, che da 16 anni ha figli iscritti nell’istituto – dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di primo grado – racconta di conoscere bene il dirigente scolastico, i docenti e il personale Ata. “In tutti questi anni – afferma – ogni volta che si è verificato un problema, la scuola ha sempre agito con serietà e responsabilità. Non ci sono mai stati episodi di bullismo nella classe di mio figlio, dove i ragazzi sono uniti, partecipano alle attività e rispettano tutti, compresi gli alunni con bisogni speciali”.

La madre sottolinea inoltre, il forte impegno dell’istituto per l’inclusione sociale, con numerose attività pomeridiane che coinvolgono studenti, insegnanti e il dirigente scolastico. “È facile fare i leoni da tastiera senza conoscere la verità – aggiunge – ma le parole pesano, e anche noi genitori stiamo subendo insulti e minacce. Conosco questa realtà da 16 anni, – conclude infine questa mamma –  sono stata rappresentante di classe e posso dire che mio figlio e tutti i ragazzi frequentano un ambiente sano, dove regnano il rispetto e l’amicizia. I miei figli amano questa scuola, e io con loro”.

Un altro genitore che si è rivolto alla nostra redazione, riferendosi sempre alla classe in questione, parla di un ambiente sereno, fondato su inclusione, collaborazione e rispetto reciproco. Gli studenti lavorano insieme, si aiutano e partecipano a progetti di solidarietà; gli insegnanti seguono ciascun ragazzo con dedizione, valorizzando le differenze come risorsa. “Nella classe – evidenzia – non esiste spazio per bullismo o discriminazione, gli alunni con bisogni speciali sono parte attiva e pienamente integrata del gruppo. L’appello finale è a non credere a giudizi superficiali, ma a riconoscere l’esempio positivo di una scuola che pratica ogni giorno l’inclusione reale e vissuta”.

 

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