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Cosenza, dietrofront del pentito Turboli «mi sono inventato tutto»

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Cosenza, dietrofront del pentito Turboli «mi sono inventato tutto»

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COSENZA – «Ho inventato tutto, non voglio più collaborare con la giustizia». Con queste parole ieri al Tribunale di Cosenza, Danilo Turboli ha annunciato di non voler più collaborare con i magistrati. L’ex braccio destro di Roberto Porcaro che da qualche settimana collabora con la giustizia, fa marcia indietro e chiamato a testimoniare nel processo Testa di Serpente, rinuncia al precedente legale e ritorna al proprio avvocato di fiducia, Antonio Quintieri.

Tutto il contenuto delle dichiarazioni rese, tra confessioni e informazioni dunque, non entreranno nel procedimento che si sta celebrando a Cosenza. Tutte le informazioni, gli affari, le accuse, le attività illecite che fino ad oggi ha fornito, erano solo “bugie” raccontate ai magistrati della Dda di Catanzaro. Un dietrofront clamoroso il suo, ed il pm della Dda, Corrado Cubellotti ha preso atto della determinazione proprio quando sono decorsi i 180 giorni dall’inizio della collaborazione.

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