Provincia
Corteo Libera a Cassano Ionio, don Ciotti «la mafia si rigenera, ci vuole uno scatto in più»
CASSANO IONIO (CS) – All’iniziativa contro la ‘ndrangheta promossa oggi dal coordinamento regionale di Libera sono arrivati da tutta la Calabria ma è mancata la gente. Decine di persone hanno invaso le strade della città al grido “Basta ‘ndgrangheta” e contro i tanti, troppi atti criminali che si sono verificati nell’area della Sibaritide. In testa don Luigi Ciotti, fondatore di Libera: “non possiamo fermarci adesso e la risposta deve essere collettiva”.
Ha poi ricordato il piccolo Cocò Campolongo, ucciso in un agguato dieci anni fa: «Siamo qui perché vogliamo ricordare lui e tutti gli altri bambini vittime della violenza mafiosa» per poi estendere il suo pensiero a «tutti i bambini del mondo che vengono uccisi e perdono la vita nei conflitti».
«Le mafie uccidono donne e bambini, non si fermano davanti a nulla per portare avanti le loro strategie e i loro affari. La risposta deve essere collettiva. Magistratura e forze dell’ordine fanno il loro lavoro, ma non può essere sufficiente “delegare”. C’è un senso di responsabilità che ci chiama all’impegno collettivo. Le forze dell’ordine vanno aiutate, non si può essere cittadini a intermittenza».
Un incontro per ricordare le vittime innocenti di mafia e per sostenere con forza che la legalità è alla base di ogni comunità. Un invito ad unire le forze in un momento in cui sono aumentati gli episodi di violenza contro amministratori locali, imprenditori e cittadini. Associazioni, sigle sindacali, sindaci, rappresentanti istituzionali si sono uniti per dimostrare che esiste un’altra Calabria che dice ‘no’.
Social