Calabria
Cittadella regionale della Calabria, bagni per disabili “riservati” ai dirigenti: la denuncia del sindacato
CATANZARO – Alla Cittadella regionale della Calabria, alcuni servizi igienici destinati alle persone con disabilità risultano inaccessibili. Il motivo? Sono stati riservati all’uso esclusivo di dirigenti di settore o persino adibiti ad altri scopi, in aperta violazione delle normative sull’accessibilità. A denunciarlo è Gianluca Tedesco, dirigente sindacale del CSA‑Cisal, che parla di «un insulto alla civiltà e ai diritti fondamentali».
Secondo quanto spiega il sindacato, in diversi Dipartimenti i bagni accessibili sono stati trasformati in depositi, archivi, o toilette private con tanto di mobili e accessori personali (portasapone, porta spazzolino, appendiabiti e altri accessori).
In alcuni casi le porte risultano bloccate manualmente e i simboli internazionali di accessibilità sono stati rimossi o alterati. Alcuni, sono persino contrassegnati da cartelli ufficiali con diciture del tipo: ‘Bagno riservato al Dirigente di Settore’ o ‘Riservato Direzione Generale’.
«In un Paese normale – scrive Tedesco – questi spazi sarebbero garantiti a chi ne ha realmente bisogno. Qui invece diventano simbolo di privilegio e abuso». «Una scena che, se non fosse reale, sembrerebbe tratta da una commedia grottesca. Ma qui c’è poco da ridere». Il CSA‑Cisal chiede la rimozione immediata dei cartelli abusivi, il ripristino dell’accesso ai bagni e controlli urgenti da parte degli uffici competenti. «Un bagno per disabili – conclude – non è un privilegio, ma un diritto. Sempre».
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