POLISTENA (RC) – Dolore e strazio per la morte del piccolo Matteo; così lo avrebbero chiamato i suoi genitori, il papà di 30 anni e la partoriente di 36, entrambi infermieri di Taurianova, la cui morte è al centro di un ennesimo presunto caso di malasanità. I fatti sono accaduti all’ospedale spoke “Santa Maria degli Ungheresi” di Polistena nel reparto di Ostetricia-Ginecologia. La Procura di Palmi ha iscritto nel registro degli indagati per il reato di omicidio colposo e lesioni personali colpose, sette sanitari in servizio nella notte tra sabato e domenica nel nosocomio del Reggino: S.C., 67 anni, di Cinquefrondi; G.A.M., 75 anni, di Pizzo Calabro; P.P., 77 anni, di Pisticci; C.B., 49 anni, di Palmi; I.R., 29 anni, di Taurianova; G.C., 52 anni, di Polistena; L.B., 54 anni, di Polistena.
L’esame autoptico sul corpo del neonato è stato disposto per la mattinata di oggi e sarà utile a chiarire come il bimbo sia morto. La donna, secondo quanto emerso avrebbe portato avanti una gravidanza tranquilla e senza complicazioni fino al momento di partorire. Sabato mattina sarebbe iniziato il travaglio e, secondo quanto raccontato dai familiari che hanno presentato denuncia, la donna dopo circa 20 ore di travaglio, avrebbe più volte chiesto che le venisse praticato il taglio cesareo. Nella serata di sabato sarebbe arrivato il suo ginecologo e la partoriente sarebbe stata trasferita in sala parto. Poi la tragedia, quando ha preso in braccio il suo piccolo, che non dava segni di vita.