CATANZARO – La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio – l’udienza preliminare è stata fissata per l’8 luglio – a carico di Rosario Tomarchio, di 57 anni, dipendente dell’Asp di Catanzaro, addetto all’archivio cartelle cliniche nella sede di Girifalco, e di Antonio Gallucci (55), in qualità di direttore sanitario dell’ospedale di Lamezia Terme. Per i due imputati il procuratore Nicola Grateri, l’aggiunto Giancarlo Novelli e il pm Chiara Bonfadini, hanno chiesti il processo con l’accusa, per Tomarchio, di truffa aggravata, abuso d’ufficio, e false attestazione e certificazioni, e per Gallucci di abuso d’ufficio.
Assenteismo e truffa
Dalle indagini della Guardia di finanza di Lamezia Terme sarebbero emerse le continue assenze di Tomarchio dal posto di lavoro senza giustificato motivo. Le attività di osservazione e pedinamento – condotte tra giugno e settembre del 2018 – avrebbero evidenziato le attività personali e private alla base degli allontanamenti dall’ufficio da parte del funzionario in servizio all’archivio del presidio ospedaliero unico di Lamezia Terme con sede a Girifalco. Da parte sua Gallucci avrebbe omesso di attivarsi per sanzionare l’assenteismo dell’impiegato e, al contrario, ha emanato una serie di autorizzazioni a sua tutela, consentendogli di timbrare il cartellino anche in altre strutture dell’Asp di Catanzaro.