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Autista Simet licenziata: «riunione inutile in Regione, chiuse le porta in faccia»

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Autista Simet licenziata: «riunione inutile in Regione, chiuse le porta in faccia»

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CATANZARO – Lunedì alla Regione Calabria si è tenuto un tavolo istituzionale, per discutere su alcune proposte fatte, ormai da tempo in diversi altri incontri. “Purtroppo abbiamo discusso del nulla” scrive Elda Renna, portavoce del gruppo di autisti licenziati della Simet Spa. “Una riunione talmente inutile ed offensiva anche per chi ci partecipava e sopratutto per noi licenziati, che in qualche modo ci aspettavamo di discutere su cose serie e sulle solite scuse che da un anno ci sentiamo ripetere”.

“Abbiamo preso consapevolezza di quanto le istituzioni regionali e soprattutto quelle della fascia ionica, che dovrebbero essere attivamente sul campo accanto a noi, siano completamente assenti. La prima responsabile dei licenziamenti sicuramente è la Simet per le scelte sbagliate che ha fatto o probabilmente qualcuno ha suggerito; ma anche le istituzioni sono responsabili dei nostri licenziamenti, quando potevano, se volevano evitare di arrivare ai licenziamenti a partire dal Governo Centrale a quello della Regione Calabria”.

“L’assessore al ramo Emma Staine – spiega ancora la portavoce – ha preso l’impegno di mandare in gara entro dicembre, gli appalti delle linee regionali; gare bloccate da 30 anni in cui ormai si affida tutto con proroga, togliendo delle strane incrostazioni ormai comodamente volute da troppi attori”.

“In riunione ascoltando un pò tutti mi sono chiesta – scrive Renna – cosa potevo dire ai miei colleghi fuori da quella sala, cosa gli potevo raccontare guardandoli negli occhi… che la regione non vuole trovare soluzioni? O che abbiamo parlato del nulla? O che tutti i nostri problemi , creati da terzi, non ci aiutava nessuno a risanarli? Dove vanno a fine le speranze ed i sogni di chi riceve l’ennesima porta chiusa in faccia? Mi sono alzata in piedi in piena riunione, ho puntato il dito contro il dirigente regionale dicendogli che il vero problema era proprio lui, il tecnico che dovrebbe trovare delle soluzioni ma che dal suo atteggiamento, si è chiaramente visto che non ha mai avuto voglia di trovare soluzioni, neanche un minimo sforzo. Ho detto che da persone licenziate ci siamo sentite offese da quell’atteggiamento di menefreghismo nei nostri confronti e sono uscita abbandonando la riunione”.

A breve altri 50 licenziamenti

Intanto l’azienda Simet ha dichiarato di essere costretta, a breve, a licenziare altre 50 persone “e questo significa chiusura. Questo a noi preoccupa molto perché stiamo provando sulla nostra pelle il dolore ed i problemi che il licenziamento crea e non vogliamo che ciò accada anche ai nostri ex colleghi, non vogliamo altre lacrime e dolore”.

Perciò faccio appello ai miei ex colleghi Simet: lottate, non dormite, non permettete a nessuno di distruggere la vostra vita e quelle dei vostri figli e delle vostre famiglie, noi saremo al vostro fianco. Faccio appello ai politici regionali e di governo, di qualsiasi forza politica, affinché dimostrino vero interesse a dare soluzioni a questi problemi che sono dei cittadini a cui puntualmente ogni volta chiedete il voto! Faccio appello alla Simet affinché temporeggi prima di licenziare nuovamente per evitare altre dolore e tante sofferenze. Credetemi ci avete massacrati. L’ultimo appello – conclude – lo faccio alla Regione Calabria, al Presidente Occhiuto e, da donna a donna, all’assessore Staine: oggi è la festa della donna e da autista donna vi chiedo di bandire dalle gare d’appalto tutte quelle aziende che non hanno mai assunto donne autista e che ancora oggi nel 2023 non vogliono assumerle”.

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