Di fronte alla sfrenata corsa verso la Regione Calabria bisogna sottolineare un aspetto fondamentale…
Negli anni ’80, nel pieno di un benessere forse gonfiato e finto… Milano rappresentava la capitale economica e politica…
La spontaneità, la profonda ingenuità, in alcuni casi la stupidità veniva spesso apostrofata con l’espressione popolare: “emmè u ciucciu ca vula”
Silenzio… possa e debba cadere il silenzio sulla città… il rumore del pettegolezzo e del gossip offende e uccide le anime.
In questi giorni ho cercato di fare chiarezza nella mia mente sul possibile scenario elettorale regionale calabrese. Ecco il riepilogo tortuoso…
Come può essere affidato un appalto pubblico ad una azienda in odor di mafia?
Fatta l’Italia… tocca fare gli Italiani!… mai come oggi le parole di Massimo D’Azeglio rappresentano modernità e lungimiranza politica.
Pacchetti regalo… pronti!… eh già… ancora pochi mesi al Natale, ma qualcuno prepara i pacchetti regalo: quelli elettorali
“Non incontro indagati…” le parole dell’onorevole Nicola Morra cadono come un sasso in un stagno.
La prossima competizione elettorale della Regione Calabria sembra creare aspettative come il tormentone cinematografico del momento: IT capitolo finale.
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