COSENZA – Stalker con i tacchi … a spillo. Chi pensa che lo stalking, drammatico fenomeno del nostro tempo, in continua e preoccupante espansione, fosse solo roba da uomini, si sbaglia.
Anche le donne, trafitte nell’orgoglio di amanti e divorate dal gene della gelosia, pur di “difendere” il loro oggetto dei desideri, si trasformano in spietate persecutrici. L’ultima a finire nella lista nera della legge, è una cosentina di 44 anni, destinataria di un provvedimento restrittivo, notificatole dalla Procura della Repubblica di Cosenza. Nel provvedimento, recante la firma del procuratore capo Dario Granieri, del pm Francesca Cerchiara e del gip Luigi Branda è scritto che la 44enne non potrà avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dal suo ex. Francesca, il nome è di fantasia, non è riuscita a rassegnarsi all’idea che quell’uomo con cui aveva avuto una passionale relazione, avesse deciso di troncare di netto la storia. Senza se, senza ma e senza tentennamenti. Il distacco avvenne la sera dell’11 aprile scorso, quando Francesca, ricevette un messaggio dal suo fidanzato, nel quale l’uomo le comunicava la voglia di vederla e di parlarle. Appuntamento davanti ad un noto pub cittadino. Francesca, in tutta fretta, raggiunse il suo uomo, pensando a cosa il suo fidanzato le dovesse dire. Fino al luogo dell’appuntamento, forse, di film in testa se n’è fatti tanti. La sua immaginazione però si frantumò contro le parole dell’uomo che, le disse che tra loro era finita. Quelle parole la mandarono in tilt, tanto che, nonostante la presenza di tante persone davanti, non esitò a rifilare due sberle al fidanzato. Una reazione, apparentemente comprensibile, se non fosse che quell'”è finita”, mandò in tilt l’interruttore nevralgico di Francesca che, intenzionata a non voler troncare in nessun modo quella relazione, non esitò a minacciare il suo, da pochi minuti, ex. L’uomo, constatata la reazione spropositata della donna, salì in sella alla sua moto e s’allontanò in fretta. Francesca, presa dalla rabbia e accecata dalla voglia di riprendersi il suo uomo, salì in fretta in auto, ingranò la marcia della sua Fiat Palio e a tutto gas si lanciò all’inseguimento al suo oggetto dei desideri. Lo tallonò, metro per metro, al punto che, pur di farlo fermare, non esitò a speronarlo. I primi tentativi, per fortuna dell’uomo, andarono a vuoto, non l’ultimo. Spinse così forte sull’acceleratore della sua Fiat palio, tanto da travolgere il centauro. L’impatto fu violentissimo, tanti che il motociclista venne sbalzato a diversi metri dal punto d’impatto. Tanto violento che finì scaraventato contro un cassonetti dell’immondizia. Cosciente e dolorante, il motociclista allertò i soccorsi. Il personale medico, paramedico e infermieristico del 118, arrivò sul posto in un battibaleno. Il motociclista lamentava dolori al petto, difficoltà di respirazione, escoriazioni su tutto il corpo. Arrivò in ospedale con una diagnosi di politrauma grave. Venne immediatamente ricoverato e appena le condizioni di salute migliorarono, fu ascoltato dagli inquirenti. Alle forze dell’ordine raccontò i fatti, indicando nella sua ex fidanzata quella che lo voleva fare fuori. Francesca, nel frattempo, si preoccupò di fare “cancellare” dalla sua auto i segni dell’incidente. Non riuscendo ad avere da carrozzieri risposte immediate, non esitò a recarsi da un meccanico per rottamare la “prova” della sua colpevolezza. Nel corso dell’indagine il tentativo di “disfarsi” dell’auto è emerso, e a contribuire a far aggravare la posizione della donna contribuì pure il meccanico.