COSENZA – Riceviamo e pubblichiamo la denuncia sporta da un cittadino in merito all’incidente avvenuto venerdì scorso in pieno centro a Cosenza, su viale Guglielmo Marconi in direzione Piscine di Campagnano. Secondo quanto raccontato, un 25enne in moto sarebbe stato investito da un’auto: l’autista si sarebbe dato alla fuga subito dopo senza prestare soccorso. I familiari, dopo aver sporto formale denuncia, lanciano un appello a chi ha visto qualcosa e si trovava in quel momento sul luogo dell’incidente affinché il pirata della strada venga identificato. Secondo quanto riferito dalla polizia municipale, le telecamere di videosorveglianza della zona sono spente e non funzionano.
“Caro Quicosenza.it, permettimi lo sfogo di un cittadino onesto che nel 2024 deve assistere ad accaduti e rimanere senza parole e con addosso la paura… Vado a raccontarti:
Il 28 giugno, mio figlio e mia nuora, dopo una giornata di lavoro, si recano in palestra, ognuno con la propria moto. Attraversata la rotatoria che imbocca lo stradone della Rai a Cosenza, direzione Rende, mio figlio viene improvvisamente tamponato da dietro, facendolo scaraventare sull’asfalto da un auto che, non si conosce ancora né il modello, né tantomeno la targa, per poi darsi alla fuga e lasciare mio figlio sulla strada senza nemmeno avere un briciolo di coscienza nel sapere se era vivo o morto.
La ragazza che era un po’ più avanti di lui, non vedendolo arrivare, è tornata indietro e l’ha trovato a terra che non riusciva a muoversi, con gambe e braccia rovinate dalla caduta. Subito ha allertato i soccorsi i quali tempestivamente sono arrivati a prestare cura prima sul luogo e poi trasportato al nosocomio della nostra città (dove è rimasto fino a notte fonda, ma per fortuna sta bene…).
Ora mi chiedo: come fa questo individuo a poggiare la testa sul cuscino la sera e fare finta che non sia successo nulla??? Ma credo vivamente nel karma, tutto ritorna…! Questa moto è stata acquistata con i sacrifici di un ragazzo di 25 anni che si sveglia la mattina alle 4 e si chiude in una pasticceria, per lavorare fino alle 14. So solo che la mia famiglia va avanti facendo molti sacrifici, magari la moto è distrutta e ne ricompreremo un’altra, ma la vita delle persone non la ricompri facilmente”.