Rende, corruzione su appalti e lavori pubblici. Coinvolti Manna, Artese e Munno

Nel mirino amministratori, funzionari del Comune e imprenditori per i lavori pubblici. Nei guai anche Manna e l'ex assessore Munno

RENDE – C’è anche il sindaco di Rende, Marcello Manna, destinatario della misura di divieto di dimora e interdizione dai pubblici uffici, tra le persone coinvolte nell’operazione della Guardia di finanza e dei carabinieri al Comune di Rende. Operazione che ha portato all’arresto di tre persone (finite ai domiciliari) e all’esecuzione di diversi provvedimenti a carico di amministratori, imprenditori e professionisti. Interdetta dai pubblici uffici anche il vicesindaco di Rende Annamaria Artese. Ai domiciliari è finito, invece, l’ex assessore al Comune di Rende Pino Munno.

Esegute 24 misure cautelari. Tra i 76 indagati anche Franco Iacucci

Si tratta, dunque, dell’ennesimo e pesantissimo terremoto giudiziario che travolge il Comune di Rende. Tra le altre misure cautelari ci sono otto interdittive della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio e servizio e dodici misure interdittive di esercitare attività professionale ed imprenditoriale. Misure adottate dal GIP del Tribunale di Cosenza Piero Santese, su richiesta del Procuratore Mario Spagnuolo e dei PM Saccà e Visconti, che riguardano soggetti che ricoprono cariche istituzionali, funzionari e/o dipendenti del comune di Rende, imprenditori, professionisti. Sono in totale 76 le persone indagate dalla procura. Tra queste anche il Consigliere regionale del Pd ed attuale vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria Franco Iacucci.

Indagini iniziate dai lavori al piano viabile

Con lo stesso provvedimento è stato disposto anche il sequestro di sei società, di manufatti e somme di denaro, depositate in conti correnti bancari. Agli indagati, nel provvedimento cautelare, vengono contestati, a vario titolo, i reati di corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio, rivelazione di segreto di ufficio, falso in atto pubblico, turbativa d’asta, frode in pubbliche forniture, peculato, abuso in atto d’ufficio.

L’indagine della Procura, svolta in un arco temporale ampio, ha avuto inizio con i primi accertamenti sui lavori di “Sistemazione piano viabile e messa in sicurezza di Contrada Cutura, località Piano Monello in via Piemonte e zone varie del comune di Rende. E, ancora, la “pulizia fiume Surdo per verifica perdite rete fognante” per poi estendersi progressivamente.

Rapporti economici tra gli indagati

Oggetto delle investigazioni sono stati anche la ricostruzione dei rapporti economici fra gli indagati, la gestione di società, finalizzata al trasferimento di valori ed utilità economiche. Il procedimento penale riguarda 72 indagati e otto società.

Gli altri nomi raggiunti da misure cautelari

Raggiunti dalla misura cautelare ci sono anche i dirigenti comunali Francesco Minutolo, interdetto dalle funzioni per un anno e Roberta Vercillo, interdetta per 6 mesi. L’imprenditore Massimino Aceto, posto agli arresti domiciliar. Gli imprenditori Massimo e Michele Mirabelli e Alessandro Sturino, interdetti dall’esercizio imprenditoriale per un anno. Il funzionario del comune di San Vincenzo La Costa, Giovanni Motta ai domiciliari. Gli imprenditori e tecnici Emilio e Gianluca Bruni, Pietro De Rose e Pietro Salituro, Roberto Beltrano, Luigi Rovella, Giuseppe Rende interdetti per 9 mesi. Francesco Garritano, Danilo Luca Borrelli, Franco Borrelli e Bruno Marucci interdetti per 12 mesi. Aurelio Perugini  e Andrea Sorrentinoper 6 mesi.

Al riguardo, si evidenzia, nel rispetto dei diritti degli indagati, che gli stessi sono da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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