RENDE – Ritardi, caos e mancanza di comunicazione. A commentare la situazione ad un solo giorno dall’avvio dell’anno scolastico, è la Federazione Riformista rendese: “sarebbe stato del tutto naturale, una volta ricevuti i finanziamenti, programmare l’esecuzione dei lavori durante la pausa estiva, affinché gli stessi fossero ultimati prima dell’inizio dell’anno scolastico. Come al solito, l’amministrazione comunale di Rende e, nel caso di specie, l’assessorato alla pubblica istruzione, hanno dimostrato l’assoluta incapacità di programmazione, con l’assistenza del tuttofare dirigente Minutolo, molto esperto in projectfinancing ad iniziativa privata”.
“Ad oggi infatti, i lavori non sono ultimati e nel mondo scolastico rendese sovrano regna il caos. Invero, pur consapevole che i lavori di adeguamento antisismico sono tuttora in corso, il sindaco ed il suo assessore non sono stati in grado di assicurare il normale inizio dell’anno scolastico, provvedendo a reperire, temporaneamente, i locali per ospitare in sicurezza le classi interessate dagliinterventi di ristrutturazione”.
“Registriamo – scrivono i Riformisti – con dolore e preoccupazione le tante note di protesta diramate da dirigenti scolastici, docenti e famiglie, poiché non è dato sapere, con certezza, dove gli alunni saranno ospitati ed anche quando le lezioni inizieranno. Certamente, questi interrogativi non sono stati sciolti da una nota assessorile, che per carità di Patria, non commentiamo in quanto, invece di registrare un’assunzione di responsabilità, assistiamo ad uno spoetizzante scaricabarilepoiché si tenta di addebitare ad altre istituzioni le gravi responsabilità ricadenti sul comune di Rende. Ipotizzare, per come si evince dalla nota dell’assessore, il ricorso alla DID mortifica tutto il sistema scuola rendese. Ciò non è corretto, perché i nostri figli per due annualità scolastiche hanno vissuto la scuola a distanza, senza sviluppare rapporti sociali e umani, con notevoli e sostanziali difficoltà di apprendimento e questo stato di cose non può essere ulteriormente procrastinato. Questa evidente dimostrazione di incapacità amministrativa e di inefficienza, rispetto all’evidenziarsi di gravi problematiche, dovrebbe indurre i responsabili a trarne le dovute conseguenze”.