COSENZA – Per alcuni è la fine di un’epoca, di un certo modo di fare politica.
Per altri, il rovinoso crollo di un sistema di governo cittadino feudale e dispotico. Quel che è certo è che si tratta dell’indiscutibile crepuscolo di un decennio di trust politico, quasi assoluto. Nella cittadina dei cinque colli, alle ultime amministrative, si è registrato lo storico tonfo della compagine di centro-sinistra guidata dal democrat Franco Aceto, che ha finito per trascinare giù, anche il primo cittadino uscente, Ugo Gravina. Lui, 65 anni, la fascia tricolore, indossata ben 4 volte e per 17 anni complessivi, l’ha dovuta cedere al collega di Foro Pietro Caracciolo, classe 1959, alla guida di ben 7 liste civiche, incoronato sindaco con oltre 6.400 preferenze, qualcosa come il 53% dei consensi. Sulla disfatta peserebbero anche le precarie condizioni delle casse comunali, con 4 parametri saltati su dieci. La profonda differenza tra entrate incerte ed uscite garantite, starebbe infatti, togliendo il sonno al nuovo esecutivo. Tanto da costringere Caracciolo a nominare uno specialista alla guida del Bilancio: Mariateresa Nardo, 40 anni, docente a contratto all’Università della Calabria ed esperta di valutazione dei livelli di performance dei pubblici dipendenti. Ma cosa ci fa un giovane supertecnico con una brillante carriera, tra le stanze del palazzo municipale? Cosa avrà trovato la Nardo, nei conti del comune?
Francesco Tricoli