COSENZA – Elezioni amministrative 2025: urne aperte in Calabria (si vota fino alle 23:00 di oggi e domani dalle 7:00 alle 15:00) dove i cittadini sono chiamati al voto per scegliere il nuovo sindaco e rinnovare i consigli comunali. Sono 19 i comuni nella nostra regione dove si vota in questa tornata di amministrative: Rende, Cassano all’Ionio, Cetraro, Paola e Scalea in provincia di Cosenza; Badolato, Cropani, Jacurso, Lamezia Terme, Maida e Petronà provincia di Catanzaro; Isola Capo Rizzuto, Casabona e Melissa in provincia di Crotone; Marina di Gioiosa Ionica, Melito di Porto Salvo, San Lorenzo e Scilla in provincia di Reggio Calabria e Spadola in provincia di Vibo Valentia.
I comuni sopra i 15mila abitanti con eventuale doppio turno
Sono 4 i comuni sopra i 15mila abitanti che si recheranno alle urne e dove potrebbe essere previsto il turno di ballottaggio tra due settimane, in concomitanza con i Referendum abrogativi: Rende e Cassano All’Ionio in provincia di Cosenza, Lamezia Terme in provincia di Catanzaro e Isola Capo Rizzuto in provincia di Crotone.
Amministrative 2025 i candidati a Rende
Sono 5 i candidati a sindaco nell’attesa sfida di Rende: Giovanni Bilotti sostenuto da 3 liste: PartecipAzione, Progressisti Democratici e GenerAzione, Marco Ghionna sostenuto da 6 liste: Fratelli D’Italia, Noi Moderati, Rende Azzurra, La Rende che vuoi, Futuro e Prima Rende. Sei liste anche a sostegno di Sandro Principe: Rende Riformista, Insieme per Rende, Rende Avanti, Innova Rende, Avanti Rende Libera PSI e Italia del Meridione . In campo anche Rossella Gallo sostenuta da due liste e l’indipendente Luciano Bonanno sostenuto da una lista civica.
I candidati a Paola, Cetraro, Scalea e Cassano All’Ionio
Per quanto riguarda Cassano All’Ionio, sono 3 i candidati a sindaco che si sfideranno per la successione a Giovanni Papasso: Antonello Avena con una lista, Carmen Gaudiano con tre liste e Gianpaolo Iacobini con 5 liste. A Paola sono invece 5 i candidati a sindaco tutti sostenuti da una sola lista. L’uscente Giovanni Politano, Roberto Perrotta, Graziano Di Natale, Andrea Signorelli e Antonio Tonino Cassano. Quattro invece i candidati nel comune di Scalea: Giacomo Perrotta, Angelo Paravati, Gennaro Licurisi e Mario Russo, tutti sostenuti da una lista. Infine a Cetraro gli aspiranti allo scranno sono Giuseppe Aieta e Giovanni Del Trono.
Al seggio con un documento di identità e la tessera elettorale
Per votare è necessario recarsi alla propria sezione elettorale (indicata nella tessera elettorale) e mostrare agli scrutatori due documenti:
- La tessera elettorale, con la quale si attesta la regolare iscrizione del cittadino nelle liste elettorali del Comune di residenza. In caso di deterioramento, smarrimento e completamento degli spazi della tessera elettorale, con conseguente inutilizzabilità, l’elettore potrà richiedere il duplicato recandosi presso il l’Ufficio Elettorale del proprio comune
- Un documento di identità in corso di validità che permette l’identificazione del votante.
Elezioni amministrative 2025:il voto nei comuni sotto i 15mila abitanti
L’elezione del sindaco e del consiglio comunale nei comuni fino a 15.000 abitanti si effettua con il sistema maggioritario secco in base al quale la lista che ottiene più voti vince. Si usa una sola scheda per eleggere sia il sindaco che i consiglieri comunali. Sulla scheda è già stampato il nome del candidato sindaco, con accanto il contrassegno dell’unica lista che lo appoggia. Viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. In caso di parità di voti tra due candidati si tornerà a votare per questi ultimi il 9 giugno (ballottaggio). Anche in questo caso risulterà eletto chi dei due avrà ottenuto più voti. In caso di ulteriore parità viene dichiarato eletto il più anziano.
Ogni elettore può:
- Tracciare un segno solo sul candidato sindaco; in questo caso il voto viene attribuito solo al candidato sindaco
- Tracciare un segno solo sulla lista collegata al candidato sindaco. In questo caso il voto viene attribuito sia alla lista che al candidato sindaco
- Tracciare un segno sia sul simbolo della lista che sostiene un candidato sindaco, sia sul nome del candidato, dando il voto a entrambi.
Non è possibile votare per un candidato alla carica di sindaco diverso da quello collegato alla lista. I voti conseguiti dal candidato alla carica di sindaco sono attribuiti alla lista ad esso collegata.
La preferenza nei Comuni sotto i 5.000 abitanti
Per i comuni inferiori ai 5.000 abitanti si può esprimere la preferenza per un candidato al consiglio comunale, scrivendo il cognome nella apposita riga stampata sotto al simbolo della lista.
Doppia preferenza nei comuni tra 5.000 e 10.000 abitanti
Nei comuni con popolazione compresa tra 5.000 e 15.000 abitanti, ciascun elettore può esprimere, nelle apposite righe stampate sotto il medesimo contrassegno, una o due preferenze per i candidati al consiglio comunale. Nel caso siano due, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.
Quando l’elettore omette il voto al contrassegno di lista, ma esprime correttamente il voto di preferenza per un candidato a consigliere, s’intende validamente votata:
- la lista a cui appartiene il candidato votato
- il candidato a consigliere votato
- il candidato sindaco, collegato con la lista a cui appartiene il candidato consigliere
Il voto al candidato sindaco vale anche come voto alla lista collegata. Nei comuni sotto i 15.000 abitanti non è previsto il cosiddetto “voto disgiunto”. Alla lista dei candidati a consigliere comunale sono assegnati tanti voti quanti sono i voti conseguiti dal candidato sindaco a questa collegato. La ripartizione dei seggi fra le liste di candidati è effettuata dopo la proclamazione dell’elezione del sindaco. Alla lista collegata al sindaco eletto sono attribuiti due terzi dei seggi assegnati al consiglio. I restanti seggi sono ripartiti proporzionalmente fra le altre liste. Nel caso in cui sia stata ammessa o presentata una sola lista, l’elezione è valida se la lista ed il sindaco ad essa collegato abbiano ottenuto un numero di voti validi non inferiore al 40% dei votanti ed il numero dei votanti non sia stato inferiore al 40% degli elettori iscritti nelle liste elettorali del Comune. Qualora non siano state raggiunte tali percentuali, l’elezione è nulla.
Elezioni amministrative 2025: il voto nei Comuni sopra i 15mila abitanti
Il sindaco è eletto a suffragio universale e diretto, contestualmente all’elezione del consiglio comunale e con sistema a maggioranza assoluta, per cui risulta vincitore il candidato sindaco che ottiene il 50% più uno dei voti validi. Se nessun candidato raggiunge tale quorum, si passa al secondo turno che si svolge, nella seconda domenica successiva a quella del primo tra i due candidati che hanno conseguito il maggior numero di voti. Per i candidati ammessi al turno di ballottaggio restano fermi i collegamenti con le liste per l’elezione del consiglio dichiarati al primo turno. Tuttavia, questi hanno facoltà, entro sette giorni dalla prima votazione, di dichiarare il collegamento con ulteriori liste rispetto a quelle del primo turno.
Si vota su una sola scheda di colore azzurro, nella quale saranno già riportati i nominativi dei candidati alla carica di sindaco e, sotto ciascuno di essi, il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano.
Tre sono le possibilità di voto:
1) Si può tracciare un solo segno sul simbolo di una lista. In questo modo viene assegnata la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato sindaco da quest’ultima appoggiato
Tracciare un segno solo sul nome del candidato sindaco, votando così solo per il candidato Sindaco e non per la lista o le liste a quest’ultimo collegate
Il voto disgiunto
3) Tracciare un segno sul simbolo di una lista, tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato sindaco non collegato alla lista votata: così facendo si ottiene il cosiddetto ‘voto disgiunto’.
Doppia preferenza di genere
Ogni elettore può altresì esprimere, nelle apposite righe affiancate al simbolo della lista, uno o due voti di preferenza per i consiglieri comunali, scrivendo il nome e cognome o solo il cognome di non più di due candidati compresi nella lista da lui votata. Nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.
Non è possibile votare due candidati a sindaco diversi o due liste diverse che non appoggiano lo stesso sindaco. Qualsiasi altro segno o scritta sulla scheda porterà all’annullamento del voto.

