Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Adolescenti in fuga dalla famiglia, la psicologa Emanuela Virardi «un disagio non ascoltato»

Calabria

Adolescenti in fuga dalla famiglia, la psicologa Emanuela Virardi «un disagio non ascoltato»

Pubblicato

il

adolescenti solitudine

COSENZA – «Cosa sta accadendo? Un fenomeno oggi sempre più in crescita, e che troppo spesso viene interpretato come “capriccio o una bravata adolescenziale“. In realtà, dietro ogni fuga si nasconde quasi sempre una richiesta d’aiuto,un bisogno non soddisfatto un dolore non espresso, un disagio non ascoltato». E’ quanto analizza la psicologa calabrese Emanuela Virardi che spiega come «dal nord al sud, senza differenza di capoluogo e regione d’italia, tanti adolescenti decidano di scappare dalla propria abitazione. Alcuni spariscono per poche ore, altri per giorni, settimane, e in casi estremi, per sempre. Tutto ciò, spesso aiutati da amici stretti, da ricerche e informazioni in rete, per emulazione di serie tv o in modo autonomo e/o premeditato».

“Ogni giovane in fuga è una domanda alla quale rispondere”

«Quando un adolescente scappa di casa, fallisce non solo la famiglia ma un intero sistema. Ogni giovane in fuga – spiega la psicologa – è una domanda a cui dobbiamo rispondere con più cura,attenzione e responsabilità. Le cause che spingono a tali comportamenti possono essere molteplici e interconnessi tra loro. Frustrazione, senso di inadeguatezza,ansia e depressione, un disagio psicologico, spesso non riconosciuto nell’ambiente familiare, può portare un adolescente a vedere nella fuga l’unica via d’uscita. Continue incomprensioni e litigi in casa, possono portare a conflitti familiari,chiusura e mancanza di dialogo rendendo così l’ambiente domestico insopportabile e inappropriato».

L’ambiente e l’isolamento

«Da non sottovalutare l’ambiente sociale in cui oggi gli adolescenti sono vittime e carnefici di se stessi. L’accettazione e la difficoltà nell’inserirsi nel gruppo dei pari, possono far sentire un ragazzo completamente solo e isolato. Crisi d’identità? Un aspetto su cui far luce, per alcuni, la difficoltà di esprimere la propria identità sessuale o di genere in un ambiente non accogliente può essere motivo di allontanamento volontario e come abbiamo visto in diversi fatti di cronaca avvenuti di recente arrivare fino a gesti estremi».

«Allontanarsi, ma per essere finalmente notati? Una forma di comunicazione forte e dolorosa, che mette in evidenza una frattura tra il mondo adulto e quello giovanile. Ascolto e consapevolezza sono il primo passo: privo da pregiudizi, minimizzazioni o reazioni impulsive e attraverso una rete sociale, con il coinvolgimento di servizi sociali, psicologi, scuole, e associazioni la famiglia, deve collaborare per offrire un supporto integrato e continuo. Non bastano interventi emergenziali dopo una fuga: è fondamentale prevenire, intercettare i segnali di disagio e costruire un contesto sicuro e accogliente».

Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA