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Mare sporco su Jonio e Tirreno cosentino, la ‘schiumetta’ contiene escherichia coli

Area Urbana

Mare sporco su Jonio e Tirreno cosentino, la ‘schiumetta’ contiene escherichia coli

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Dopo aver analizzato le acque l’Arpacal invita i sindaci ad emanare divieti di balneazione.

 

COSENZA – Batteri fecali oltre i limiti previsti dalla legge. Sforamenti accertati dalle attività calendarizzate dal Governo per il monitoraggio delle acque ed eseguite da Arpacal. E’ stato infatti proprio l’ente calabrese, deputato alla protezione dell’ambiente, a lanciare l’allerta dopo aver visionato l’esito delle analisi. I valori riscontrati nei punti in cui sono stati effettuati i prelievi di campioni, sembrerebbero mettere a rischio la salute dei bagnanti. La presenza di escherichia coli nelle acque potrebbe infatti provocare infezioni, di diverse entità, che colpiscono l’intestino e i reni. Riscontrato che nei rilievi emersi dai laboratori dell’Arpacal i batteri fecali, per cause ancora da accertare, hanno contaminato i luoghi su cui il Ministero aveva disposto i controlli i sindaci sono stati invitati ad emanare un divieto di balneazione temporaneo. Il Dipartimento di Cosenza dell’Arpacal ha infatti comunicato nella giornata di ieri al Comune di Rossano che, a seguito dell’intervento di Lunedì 8 Agosto scorso nell’ambito della campagna di balneazione, alla foce del Torrente Coserie, alla foce del torrente Colognati ed in località Momena a causa del superamento dei valori di escherichia coli le analisi hanno dato esito sfavorevole.

 

La situazione sul Tirreno cosentino non è migliore. Stessa comunicazione è stata inoltrata al Comune di Guardia Piemontese dove l’Arpacal è intervenuta lunedì scorso prelevando compioni nel litorale della zona antistante la Stazione delle Ferrovie dello Stato. Anche in questo caso le analisi hanno dato esito sfavorevole per superamento dei valori di Escherichia Coli ed il sindaco come a Rossano è informato dell’urgenza dell’interdire l’area alla balneazione e ricercare la causa dell’inquinamento. Dopo che i sindaci emaneranno il divieto, nell’arco temporale di una settimana, verranno eseguite nuove analisi per capire se le criticità sono state superate e non sussiste alcun rischio per la salute umana. Qualora non fosse così e i valori restassero immutati si procederebbe come a Crucoli dove il Dipartimento di Crotone dell’Arpacal, sempre nella giornata di ieri, ha comunicato al Comune che l’intervento suppletivo eseguito insieme alla Capitaneria di Porto a cinque giorni dagli ultimi rilievi a sud del torrente Cassia hanno dato ancora esito sfavorevole per superamento dei valori di Escherichia Coli (700 UFC/100ml).

 

Quindi “trattandosi di episodio di inquinamento non temporaneo, – scrive l’ente regionale – l’Arpacal invita il Comune a voler mantenere in essere I’ordinanza di divieto di balneazione temporaneo e ad individuare la causa dell’inquinamento, per risolvere la problematica”. Intanto sul sito ufficiale del Ministero della Salute attraverso il quale è possibile andare a ricercare la qualità e lo stato delle acque Rossano e Guardia Piemontese attualmente risultano ancora balneabili (dal 1° Maggio al 30 Settembre) e con un mare definito ‘eccellente’, mentre compare la non balneabilità di Crucoli.  I batteri fecali del genere escherichia coli è bene ricordare che hanno diverse forme, alcune non provocano alcun problema all’uomo, altri invece possono causare diarrea (anche emorragica), anemia, insufficienza renale e infezioni del tratto urinario.

 

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