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Mare sporco e maleodorante in provincia di Cosenza, petizione per salvare il Tirreno
Mobilitazione dei cittadini indignati dalle condizioni in cui versano anche quest’anno le acque del Tirreno cosentino.
PAOLA (CS) – Petizione popolare per tutelare ambiente e bagnanti. Una missiva indirizzata al governatore della Regione Calabria Mario Oliverio, al presidente della Provincia di Cosenza Mario Occhiuto e alla Procura di Paola con la quale si intende denunciare le precarie condizioni delle acque del Tirreno cosentino. In queste zone come ormai succede da diversi anni anche quest’estate il mare si presenta sporco e maleodorante. Un triste scenario che ha fatto si che i cittadini si mobilitassero per sollecitare l’intervento delle autorità competenti in materia. Le firme ad oggi raccolte sono 1.580 su 2.500. Ventuno invece i Comuni situati sulla costa tirrenica della provincia di Cosenza: Acquappesa, Amantea, Belmonte Calabro, Belvedere Marittimo, Bonifati, Cetraro, Diamante, Falconara Albanese, Fiumefreddo Bruzio, Fuscaldo, Grisolia, Guardia Piemontese, Longobardi, Paola, Praia a Mare, San Lucido, San Nicola Arcella, Sangineto, Santa Maria del Cedro, Scalea, Tortora. “La costa tirrenica cosentina – si legge nel testo della petizione – è una fucina di posti incantevoli da scoprire e da vivere. Oltre a delle splendide spiagge incontaminate (15 anni fa) la costa offre dei paesaggi meravigliosi che vale la pena conoscere. Ogni paese ha una storia da raccontare ed il turista attraverso i suoi occhi ha la possibilità di scoprirne le mille sfaccettature. Erano altri i tempi in cui avremmo veramente potuto parlare del nostro territorio in questi termini, perché, oltre al declino governativo, incombe l’ecatombe del territorio ed in particolare, in questi ultimi mesi, dello splendido, ed un tempo, cristallino mare.
Una delle grandi bellezze della nostra terra. Sono mesi (se non anni) che l’acqua é sporca, che si é impossibilitati a fare il bagno, che si aspetta che la corrente porti con se la melma che quasi per tutto il giorno giunge a riva. I più coraggiosi possono raccontare di aver letteralmente nuotato in un mare di merda, tra pannolini ed assorbenti, ed il giorno dopo essersi svegliati con eruzioni cutanee al pronto soccorso. Pesci con malformazioni alla colonna vertebrale e aspetto deforme sono stati pescati poco tempo fa nel nostro mare. Da qui l’allarme generato soprattutto dalla circostanza che su dieci animali catturati ben quattro presentavano una strana malformazione: la spina dorsale bifida. Un allarme che ha portato a far analizzare i resti di due degli esemplari pescati e a scoprire che nella lisca erano presenti dei contaminanti. Il valore più elevato riguarda gli (Ipa), ritenuti da molti ricercatori tra i responsabili di mutamenti genetici negli animali. Ma anche pericoloso per la stessa salute dell’uomo visto che è stato accertato il suo effetto cancerogeno. Inoltre, dalle analisi effettuate da un laboratorio privato, nella spina dorsale dei due animali sono emersi parametri al di sopra della norma di tre (Pcb), composti organici considerati altamente nocivi per la salute dell’uomo. Ma questo é il meno. Il resto lo lascio all’immaginazione.
Oggi in Calabria ci si preoccupa solo dei grandi mangia mangia della politica, senza guardare al paesaggio. Al mare, in particolar modo che potrebbe dare delle grandi soddisfazioni come quelle di un tempo. Spero che, non solo chi direttamente interessato, possa firmare questa petizione, ed un giorno avventurarsi per i magnifici paesaggi del nostro territorio e fare un bagno nelle acque limpide e pulite del nostro mare. Il turismo sarebbe teoricamente una delle nostre più grandi risorse. Ho scritto questa petizione affinché qualcuno dall’alto, e non mi riferisco a Dio, possa farci sentire meno dimenticati. La Regione Calabria non può abbandonare il suo meraviglioso mare in questo modo, non può privarci anche del “minimo sindacale”. Si dovrebbero tutelare le bellezze territorio, e non lasciarle alla deriva, i depuratori funzionano (dicono), il problema maggiore sono tutte le porcherie che vengono scaricate in mare. La Regione e la Provincia di Cosenza con i fondi stanziati dal Governo dovrebbero mettersi in moto immediatamente sia per la salute dei suoi cittadini sia per quella degli ipotetici turisti che potrebbero giungere sino alle nostre coste. Ricordo che anni fa il nostro carissimo, attuale, presidente della Regione Gerardo Mario Oliverio sosteneva che l’acqua del nostro mare fosse così pulita che addirittura “si poteva bere”, la sua lotta contro le “male lingue” è stata così energica da meritargli un premio: il Tapiro d’oro. A questo punto lo sfiderei a brindare alla sua vecchia giunta, visti gli ultimi risvolti, con un bicchiere colmo d’acqua del nostro ‘pulitissimo’ mare”.
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In foto il mare di Cetraro nella giornata di domenica
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