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Arrestato l’autore della sparatoria contro l’ex consigliere Sacco, il vero obiettivo era il figlio

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Arrestato l’autore della sparatoria contro l’ex consigliere Sacco, il vero obiettivo era il figlio

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Arrestato l’autore della sparatoria contro l’ex consigliere comunale Roberto Sacco ed il figlio che al momento dei fatti era in auto insieme a lui. Entrambi sono rimasti illesi.

 

 

COSENZA – La Squadra Mobile della Questura di Cosenza ha arrestato un pregiudicato di 51 anni, Filippo Rovito, per tentato duplice omicidio. La sparatoria è avvenuta ieri sera dopo intorno alla mezzanotte, su via Popilia mentre danni di Roberto Sacco ed il figlio erano in auto, una Fiat 500. L’arresto è avvenuto oggi, in quanto dopo la sparatoria l’uomo si era dato alla fuga, ed il Sostituto Procuratore della Repubblica di Cosenza, Donato ha emesso il fermo nei confronti dei 51enne al quale, oltre al tentato duplice omicidio, viene contestata anche la violazione della legge sulle armi e le minacce aggravate.

Filippo Rovito, 51 anni

Filippo Rovito, 51 anni

Una persona, che già lo stesso ex consigliere comunale di Cosenza, aveva descritto in un post di Facebook, subito dopo i fatti, per tranquillizzare sull’accaduto, come “uno squilibrato che fa uso di farmaci antidepressivi, e sotto cura. Il resto è tutto a posto, state sereni”. Alle recenti elezioni comunali Roberto Sacco si era ricandidato, senza essere eletto, con una lista a sostegno del candidato sindaco Enzo Paolini.

Roberto Sacco

Roberto Sacco

Rovito, avrebbe sparato tre colpi di pistola e all’origine del gesto ci sarebbero motivi personali e non politici come si era pensato in un primo momento. Un movente passionale dunque, dietro il tentato omicidio di ieri sera, ed il vero obiettivo sarebbe stato il figlio dell’ex consigliere comunale. I colpi per fortuna hanno solo forato la carrozzeria dell’auto ma padre e figlio, non hanno riportato ferite.

Secondo le prime indagini Rovito, avrebbe voluto vendicarsi in quanto, il giovane Sacco, fidanzato con la figlia della sua compagna, sarebbe stato la causa della sua separazione. Il ragazzo inoltre, sarebbe stato minacciato in diverse circostanze dal 51enne che era infastidito della sua presenza in casa, al punto di avergli intimato di non frequentare più la sua abitazione, altrimenti avrebbe ‘reagito male’. Vincenzo Sacco dal canto suo, avrebbe sottovalutato il comportamento dell’uomo, e non immaginava un epilogo simile. Il capo della squadra mobile di Cosenza, Zanfini ha dichiarato che i colpi erano indirizzati tra l’altro, ad altezza uomo e dunque allo scopo di uccidere.

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