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Annunziata : cercasi culle e fasciatoi
COSENZA – Dal 2010 ad oggi il numero di parti registrato dall’ ospedale dell’ Annunziata sta crescendo di giorno in giorno.
Due anni fa i calcoli si erano fermati a 1.600 bambini. Nel 2011 poco meno di duemila parti. Le proiezioni di quest’anno vanno ben oltre, il conteggio dovrebbe fermarsi a quota 2.300 neonati.
In Ostetricia e ginecologia sono nate delle grandi difficoltà dovute a questo boom di nascite. Boom dovuto anche alla chiusura di punti nascita in molti centri della provincia, a partire da San Giovanni in Fiore. L’esodo verso Cosenza ha quindi “prosciugato” il reparto di Ginecologia.
Le corsie sono sempre affollatissime e appena si libera un letto si scatena la lotta per accaparrarselo, inoltre vi è la mancanza di molti strumenti di lavoro : le culle dove sistemare i neonati e i fasciatoi riscaldati per non far raffreddare i bambini nel momento del cambio.
Nei mesi scorsi Elio Bartoletti, segretario della Uil Fpl, aveva segnalato il problema. Oggi il sindacalista ribadisce il concetto, invitando gli operatori del reparto ad attenersi allo svolgimento delle loro mansioni, in quanto spesso e volentieri infermieri e Oss vanno oltre i loro compiti, andando incontro a responsabilità che non sono le loro.
Il dottor Rodolfo Gualtieri, segretario della Cisl Medici, racconta invece che il reparto è affollato di pazienti provenienti da tutta la provincia, « gente che non vedevamo mai, se non in casi eccezionali. In queste aree, però, in molti scelgono un’altra strada, andando a partorire in Basilicata, incidendo , quindi, sui costi sostenuti dalla Regione per la migrazione sanitaria, una spesa che almeno nel caso delle partorienti potrebbe essere evitata ».
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