Provincia
Mancano lavoro e infrastrutture, in mille protestano occupando la 106 in provincia di Cosenza
Alla manifestazione hanno partecipato anche diversi sindaci del cosentino.
TREBISACCE (CS) – Si è svolta a Trebisacce una manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil per chiedere un piano territoriale per il lavoro e le infrastrutture con investimenti pubblici ed un nuovo patto per la legalità. Allo sciopero ed al corteo hanno partecipato oltre mille persone, i rappresentanti sindacali e molti sindaci. Per protestare contro l’abbandono delle aree interne è stato occupato per circa mezz’ora un tratto della la statale 106. “Oggi – ha detto Luigi Sbarra, della segreteria nazionale della Cisl – si gioca una partita importante per la crescita e lo sviluppo di questo territorio, che è fondamentale per il tessuto industriale e produttivo e dei servizi per l’intera Regione. Simbolicamente, qui da Trebisacce, oggi parte un processo di mobilitazione per riportare il tema del Mezzogiorno al centro e fra le priorità da affrontare a livello nazionale.
Per lunghi anni la Calabria e questo territorio sono stati considerati dalla politica come un granaio elettorale, un luogo ideale per raccogliere voti e consensi nelle giornate delle elezioni, salvo poi dimenticarsene il giorno dopo. Gli scippi e i tagli sono sotto gli occhi di tutti. Sono a rischio alcuni presidi industriali e produttivi, come l’Italcementi di Castrovillari, la centrale Enel di Rossano. Si tagliano servizi pubblici importanti come il Tribunale di Rossano, gli uffici dell’Agenzia delle entrate in vari Comuni”. “Si indebolisce – ha aggiunto Sbarra – l’offerta sanitaria colpendo gli ospedali, ci sono livelli impressionanti di disoccupazione giovanile e poi non si affronta quella che per noi rimane l’emergenza, cioè quella di mettere in sicurezza questo territorio.
Il territorio della Sibaritide e del Pollino merita un’attenzione forte per un Piano straordinario di salvaguardia, di bonifica, di manutenzione per evitare disastri. La Politica regionale e nazionale deve riaccendere l’auricolare dell’ascolto verso questo territorio. Noi oggi lanciamo la sfida alle istituzioni locali, alle forze imprenditoriali e alla politica di un Patto sociale per la crescita e lo sviluppo di questo territorio. Se i risultati arriveranno bene, diversamente noi andremo avanti con le iniziative di lotta e di protesta”.
Immagine di repertorio
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