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Veleni e discariche del cosentino, giornata di protesta da Scala Coeli a Celico (FOTO)

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Veleni e discariche del cosentino, giornata di protesta da Scala Coeli a Celico (FOTO)

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Cittadini in piazza contro gli sversamenti di rifiuti speciali nella valle del Nicà e di tal quale nel cuore della Presila.

 

COSENZA – Due discariche, due vergogne, due proteste e centinaia di cittadini infuriati. Preoccupazione e rabbia ieri mattina in piazza davanti al municipio di Scala Coeli e ieri sera in strada tra Celico e Spezzano per gli sversamenti che stanno interessando le due discariche che continuano ad operare pur non rispettando gli obblighi di legge. A Celico “sotto una pioggia fastidiosa, – scrive in una nota il Comitato Ambientale Presilano – la partecipazione alla fiaccolata per chiedere la chiusura definitiva della discarica di Celico, è stata superiore ad ogni più rosea aspettativa. Si è trattato di un forte segnale inviato ad Oliverio da parte di una popolazione stanca di subire l’arroganza di chi continua ad utilizzare una discarica che negli anni ha ricevuto le autorizzazioni ad operare pur in assenza di requisiti fondamentali, ad iniziare dalle distanze minime dai centri abitati. 

 

Questo territorio ha già dato, pagando un prezzo altissimo, raccogliendo 115.000 metri cubi di rifiuti con la vecchia discarica e 1700 tonnellate la settimana negli ultimi due anni con la nuova. Dall’ 1 Ottobre 2015 la discarica deve chiudere. Se non lo farà la regione ritirando l’Autorizzazione Integrata Ambientale lo farà la popolazione presilana con in testa i sindaci. Di eventuali prove di forza se ne assumerà in pieno le conseguenze il governatore Mario Oliverio. È necessaria un’inversione di tendenza, una nuova gestione dei rifiuti, un nuovo progetto complessivo per la nostra Regione senza più decisioni calate dall’alto da una politica che nei decenni ha dimostrato tutta la sua incapacità e subalternità agli interessi affaristico malavitosi di chi lucra sui rifiuti”.

 

Non meno accesi i toni registratisi nella mattinata a Scala Coeli dove i manifestanti hanno ottenuto il blocco della conferenza dei servizi che avrebbe dovuto deliberare in merito al conferimento di rifiuti speciali nella discarica ubicata nella valle del Nicà, nel cosentino. ”A Scala Coeli – spiegano i comitati ambientalisti –  si è svolta un’ imponente manifestazione contro la discarica di rifiuti speciali in contrada Pipino. Si ricorda che era stata indetta la conferenza dei servizi per sanare alcune gravi irregolarità inerenti la pratica autorizzativa, in particolare sulla strada di accesso. Il commissario prefettizio facente le funzioni di sindaco, ha accettato di ricevere una delegazione di dimostranti che hanno espresso in maniera chiara ed esaustiva le ragioni per cui la popolazione era scesa in piazza. D

 

opo un’ampia e articolata discussione in cui i delegati hanno messo in evidenza le carenze istruttorie che ancora non sono state superate, il commissario ha accettato di sospendere la conferenza dei servizi convocata in attesa di un maggior approfondimento di alcuni atti segnalati dagli attivisti. Inoltre prima di indire una nuova conferenza, si dovrà tenere una riunione presso la prefettura di Cosenza, a cui dovranno partecipare tutti gli organi competenti coinvolti nell’iter autorizzativo della discarica”. Il problema risiede nel fatto che il tratto di strada che porta alla discarica per le sue caratteristiche non sarebbe in grado di sopportare in sicurezza e in modo continuativo il traffico dei veicoli. Un urlo unanime dallo Ionio alla Presila: basta discariche. I cittadini ieri hanno quindi dichiarato guerra aperta agli impianti di Vrenna di Celico e della Bieco srl di Scala Coeli.

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