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Appalti per arredi e materiali scolastici al figlio del dirigente per oltre un milione di euro
 
																								
												
												
											Alla sbarra la dirigente del polo scolastico di Cutro insieme al dirigente dell’Uffico scolastico regionale e suo figlio, l’imprenditore Giuseppe Leone.
CATANZARO – Si è conclusa con tre rinvii a giudizio e dieci proscioglimenti l’udienza preliminare a carico delle 13 persone coinvolte nell’inchiesta sui presunti illeciti negli appalti gestiti dall’ufficio scolastico regionale. Il gup Assunta Maiore ha mandato a processo Luigi Leone, dirigente dell’Uffico scolastico regionale, suo figlio Giuseppe, imprenditore, e Serafina Scerra, dirigente del polo scolastico di Cutro. Per le tre persone rinviate a giudizio sono comunque cadute alcune ipotesi di reato come quella relativa all’accusa di associazione per delinquere. Il processo davanti al tribunale collegiale di Catanzaro avrà inizio il 17 Dicembre. L’inchiesta, iniziata nel 2009, ha al centro un giro di forniture per arredi e materiale scolastico per un milione e mezzo di euro circa che l’allora dirigente dell’Ufficio scolastico Luigi Leone avrebbe fatto assegnare in modo fraudolento alle imprese del figlio Giuseppe. Luigi Leone, secondo gli investigatori, aveva messo su un sistema, in grado di pilotare appalti per forniture scolastiche, mirato a favorire il figlio, titolare della Askmore e legale rappresentante della Enigma Research di Catanzaro.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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