Area Urbana
I giovani cosentini di Forza Italia paragonano Padre Fedele a Berlusconi
 
																								
												
												
											Padre Fedele Bisceglia come Berlusconi avversato da una Magistratura palesemente di parte.
COSENZA – Queste le provocatorie parole di Giulio Curcio Terremoto coordinatore della sezione Forza Italia Giovani Cosenza. “E’ sotto gli occhi di tutti, – afferma Terremoto – analizzando imparzialmente le circostanze verificatesi, come venga sovvertito platealmente il principio “La legge è uguale per tutti”, quasi a voler punire chi è qualcuno, o ha qualcosa o vuole dimostrare di saper tenere testa ai, cosiddetti, “poteri forti”. Si dà, pertanto, corso ad un impari braccio di ferro accanendosi in maniera esasperata e spropositata e, ignorando spesso etica e buone prassi, pur di infierire in maniera schiacciante su determinati soggetti che, attraverso subdole e sottili macchinazioni, si è riusciti ad additare all’immaginario collettivo ed all’opinione pubblica come trasgressori impenitenti ad oltranza.
E perciò rei condannabili e spesso condannati, agnelli sacrificali e, pertanto, anche capri espiatori di un modus vivendi e di un costume diffusamente abusato e consumato, diventato ormai hobby nazionale di una certa magistratura. Solo che, mentre per gli stessi tipi di comportamento per alcuni vige la piena assoluzione per i peccati mortali, per alcuni altri, ahimè, si grida allo scandalo, si demonizza e si pone il pollice verso per invocare la ghigliottina anche solo per i peccati veniali. Tutti dovrebbero essere uguali davanti alla Legge, ma così non sembra essere quando ci si incarognisce a voler infierire contro chi detiene, o si presupponga che detenga, il potere. Silvio Berlusconi la Fininvest, Padre Fedele Bisceglia l’Oasi Francescana, impero economico stratosferico per l’uno, per l’altro acclarato presidio di sostegno sociale e solidale sul territorio cosentino per gli ultimi, i diseredati ed i bisognosi, per quanti mancano dei più elementari mezzi di sussistenza vitale sotto ogni aspetto.
Tutti, in vari momenti della nostra vita, possiamo sbagliare, trovarci sull’orlo di un precipizio inimmaginabile, per superficialità, ingenuità e quant’altro, ma trovare una ghigliottina attiva ed un plotone di esecuzione pronto ad annientarci perentoriamente in tutte le stagioni, diventa una minaccia costante non sopportabile. Un incubo che attraversa giorni e notti senza scampo, togliendo sonno, serenità e quant’altro. Scandalo, stupro e sesso: indagati e assolti. Teorema assurdo, davvero qualcosa non funziona e mira solo a gettare fango e macchie infamanti e indelebili sull’onorabilità, difficili poi da detergere. Legislatori sonnecchianti o complotto annunciato? Una legge Severino, passata con colpevole complicità ed evidente superficialità, creata con determinismo quasi per colpire ad personam, ha fatto scrivere una deplorevole pagina che mina ogni prerogativa di equità sociale e della tanto agognata democrazia, in barba al garantismo ed ai padri della nostra Costituzione. Impedire, pertanto, a Silvio Berlusconi di candidarsi, così come sospendere Padre Fedele Bisceglia a divinis costituisce un vile attentato alla libertà che non può non indurre alla più furibonda indignazione, perché simili costrizioni coatte turbano la coscienza collettiva depositaria dei valori fondanti di una società civile che si rispetti”.
 
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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