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Emorroidi, approda all’Ospedale di Cosenza una nuova cura innovativa
 
																								
												
												
											Problema risolto in sole quarantotto ore grazie ad una tecnica appena adottata dall’Annunziata.
COSENZA – La patologia emorroidaria rappresenta un problema sociale rilevante (dal 30 al 50% della popolazione dei paesi occidentali è affetto da emorroidi nei vari stadi) con costi enormi legati all’erogazione dei servizi sanitari, alla spesa farmaceutica e alle ripercussioni sull’attività lavorativa dei pazienti anche in termini di assenze dal lavoro per malattia. Le limitazioni nella vita di relazione e le possibili implicazioni di natura psicologica che la patologia comporta sono condizioni costanti che alterano la qualità della esistenza di tutti coloro che ne soffrono. Oggi è possibile trattare la patologia emorroidaria attraverso un intervento mini invasivo alternativo alla chirurgia, messo a punto da Vidal di Marsiglia ed eseguito nella Unità di Radiologia Interventistica, dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, di cui è Responsabile Giampiero Guido. Il trattamento consiste nella embolizzazione delle arterie rettali mediante cateterizzazione dell’arteria mesenterica inferiore, con conseguente decongestione del circolo venoso patologico. Viene effettuato in anestesia locale e richiede una degenza di due giorni.
L’intervento rappresenta una rivoluzione nella patologia varicosa rettale, sia per l’utente che in 48 ore risolve un problema delicato, come le emorroidi, sia per l’economicità che produce a carico del SSN. Il trattamento richiede esperienza in Radiologia Interventistica e l’utilizzo di apparecchiatura radiologica Angiografica di ultima generazione come quella presente in Azienda. La Radiologia Interventistica è una delle strutture all’avanguardia che compete con i migliori centri di riferimento nazionali, condivide le nuove tecnologie e si adegua ai più moderni standard di trattamento, seguendo le linee guida internazionali. “L’Azienda Ospedaliera di Cosenza dimostra ancora una volta, come con le professionalità esistenti, potenziando le risorse umane e acquisendo le attrezzature necessarie, si possono evitare disagi ai cittadini, far fronte alla mobilità sanitaria e alle spese che essa comporta” ha dichiarato Auteri, Commissario Straordinario dell’Azienda Ospedaliera. «La metodica – spiega – può essere utilizzata in un buon numero di pazienti con risultati soddisfacenti sia immediati che a distanza di tempo».
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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