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Consiglio Comunale: nuovo rinvio per la relazione su piazza Bilotti, priorità alla questione rom

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Consiglio Comunale: nuovo rinvio per la relazione su piazza Bilotti, priorità alla questione rom

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Nel corso della seduta consiliare sono stati presentati ufficialmente i due nuovi assessori: Giulia Fresca e Francesca Loredana Pastore.

 

COSENZA – Su richiesta del consigliere Paolini, nella riunione del consiglio comunale tenutasi ieri pomeriggio, la questione della tendopoli che dovrebbe ospitare i rom sfollati dopo l’incendio dello scorso anno è stata posta come prioritaria. Slittano invece sia l’approvazione del protocollo di convenzioni per lo sviluppo urbano sostenibile sia la famigerata presentazione della relazione stilata dalla commissione d’inchiesta su piazza Bilotti, formalmente, a causa dell’assenza del suo presidente, il consigliere Domenico Frammartino. Una situazione che si ripete, quasi a voler rimandare sistematicamente l’esposizione dello stato dell’arte dell’opera più criticata dai cosentini. Sulla nuova assenza di Frammartino ed il rinvio dell’esposizione del report sul cantiere dell’Ati Bilotti Parking il consigliere Francesco Perri ha mostrato il proprio scetticismo votando contro la decisione di rimandare a data da destinarsi l’audizione del documento stilato dalla commissione d’inchiesta.

 

Il tema della tendopoli rom ha di fatto monopolizzato la seduta consigliare. Il consigliere Marco Ambrogio ritenendo Vaglio Lise la porta commerciale della città dove approdano i turisti che raggiungono Cosenza in treno, ignorando che in realtà tutti i treni a lunga percorrenza sono stati soppressi da anni, ha dichiarato che l’imminente sgombero degli sfollati ospitati all’interno del Ferrotel, struttura abbandonata dalla fine degli anni ’80 non può essere risolto con l’allestimento di una tendopoli nell’area ferroviaria. Secondo Ambrogio si tratterebbe di “un brutto biglietto da visita per la città, che non la fa certo percepire come evoluta a chi la raggiunge in treno. La nostra non è una strumentalizzazione – precisare il consigliere del PD – . Già all’epoca del Presidente Oliverio dicevamo che il problema rom deve riguardare tutti e 155 i comuni della provincia che potrebbero accoglierli, piuttosto che creare a Cosenza un ghetto nel ghetto. Vogliamo allora capire le intenzioni del Sindaco e chiediamo che la tendopoli in fase di allestimento sparisca immediatamente”.

 

Nonostante la contrarietà al progetto e alla presenza delle strutture nessun gruppo è riuscito a fornire alcun tipo di soluzione alternativa a quella messa in atto dal sindaco che comunque sarebbe solo ed esclusivamente un provvedimento temporaneo. Quello che i consiglieri presenti hanno sostenuto con forza nel corso dell’assise è l’inadeguatezza della soluzione tendopoli e l’opportunità che della problematica non si faccia carico la sola municipalità cosentina, ma i paladini dell”antitendopoli’ non sono riusciti a mettersi d’accordo su un unico documento ognuno ha quindi presentato il proprio report. In quello della maggioranza (sostenuto dai consiglieri Caputo, Caruso, Cito, Commodaro, Di Nardo, Fuoco, Gervasi, Morrone, Nigro, Falcone, Spadafora F., Spadafora G., Spataro, ), il più votato, “si invita il Sindaco a proseguire nell’attività già intrapresa per la gestione di tale emergenza”. Invece nella relazione della minoranza (votata da Ambrogio, Cesario, Cipparrone, Lucente, Mazzuca, Nucci, Paolini, Perri F., Perri G, Sacco, Savastano.) “si invita Sindaco e Giunta a sospendere le operazioni di allestimento di un sito certamente inidoneo sotto molteplici aspetti e comunque destinato, se realizzato, a rendere ancora più forte il divario della integrazione ed il conflitto sociale”.

 

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