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Batterio Xylella: l’Europa ha deciso, per fermare l’epidemia verranno abbattute anche le piante sane
 
																								
												
												
											BRUXELLES – Il batterio sarebbe arrivato in Italia dall’Olanda attraverso l’importazione di alcune piante esotiche dalla Costa Rica.
Nella zona del focolaio del batterio killer, sarà creata una zona “cuscinetto” di 100 metri dove saranno abbattute tutte le specie vegetali presenti. Attualmente non vi sono focolai di Xylella in Calabria, solo il Salento pare sia stato colpito sinora. Nel frattempo il Ministero delle Politiche agricole ha approvato un Decreto che da’ la possibilità di richiedere lo stato di calamità per gli ulivi colpiti dal batterio con una dotazione iniziale pari a 4 milioni di euro per l’anno 2015 e a 8 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017. Dopo una lunga e difficile discussione-maratona durata due giorni, il Comitato Ue per la salute delle piante ha deciso che “le nuove misure Ue richiedono agli stati membri di notificare nuovi focolai, di condurre test ufficiali e di demarcare le aree infette in cui rigide misure di eradicazione sono state messe in piedi ed includono la rimozione e la distruzione delle piante infette e di tutte le piante ospiti in un raggio di 100 metri, a prescindere dal loro stato di salute”.
“Non è possibile accettare passivamente la strage degli ulivi sani proposta dalla Commissione Europea dalla quale si attendono peraltro ancora misure concrete di sostegno agli agricoltori colpiti da una calamità di cui i veri responsabili sono i mancati controlli alle frontiere dell’Unione. Questa soluzione avrebbe costi improponibili e causerebbe danni economici e ambientali inaccettabili, oltre a rischiare di spazzare via centinaia di anni di storia delle aree del Salento. Bisogna ricordare a tutti i cittadini che la xylella non mette minimamente in dubbio la qualità e la sicurezza alimentare dell’olio extravergine”. È quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare le misure anti-Xylella varate dal Comitato per la salute delle piante dell’Unione Europea che dovrà ora essere formalmente adottata dalla Commissione per l’entrata in vigore entro un mese dalla data odierna.
Giro di vite, invece, sia sulle importazioni di piante da paesi terzi, in particolare il blocco di quelle di caffè da Honduras e Costa Rica, ma anche sulle esportazioni pugliesi verso i paesi dell’Unione Europea. A meno che non vengano rispettate una serie di misure molto stringenti, dovrebbe infatti essere vietata la movimentazione dalla Puglia delle circa 150 specie “a rischio” della lista dell’Efsa, tra cui la vite che stava particolarmente a cuore alla Francia. Molinari, presidente della Coldiretti calabrese, invita a potenziare le funzioni dell’ufficio fitopatologico della Regione Calabria per rendere più efficaci i controlli soprattutto nel Porto di Gioia Tauro dove arrivano centinaia di container da tutto il mondo. 
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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