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Con l’olio da cucina riciclato Castrolibero ricava il biodiesel per lo scuolabus
CASTROLIBERO – Per la prima volta, stamattina, sono stati accesi i motori dello scuolabus del Comune di Castrolibero alimentato con l’olio riciclato dai cittadini.
Si tratta della conclusione di un lungo percorso attivato dall’amministrazione comunale guidata da Giovanni Greco, nell’ambito del progetto Recoil, per il recupero dell’olio esausto da cucina e la produzione di biodiesel. All’evento hanno partecipato anche il presidente della Provincia di Cosenza Mario Occhiuto nonchè il dirigente del Comune di Rende Francesco Azzato e il consigliere regionale Orlandino Greco. Recoil è un’iniziativa sostenuta dalla Commissione Europea attraverso il programma “Intelligent Energy for Europe”. Il progetto ha come obiettivo quello di promuovere la produzione di biodiesel attraverso la trasformazione dell’olio da cucina esausto e l’introduzione di esso nel mercato locale. Tale processo prevede, oltre al coinvolgimento di aziende e pubbliche amministrazioni, la collaborazione fattiva delle famiglie del territorio.
Un progetto volto non solo al risparmio nell’acquisto di carburante, ma soprattutto alla tutela dell’ambiente Lo smaltimento dell’olio da cucina esausto infatti presenta diverse problematiche. Un trattamento inadeguato può causare danni ambientali rilevanti: incide negativamente sul corretto trattamento delle acque reflue, inquina le falde acquifere, causa cattivi odori e intasamenti nelle tubazioni. Un’alternativa interessante per la gestione di questo rifiuto è la sua valorizzazione energetica. Attraverso un semplice processo chimico l’olio da cucina esausto può essere trasformato in biodiesel evitando che venga smaltito, come da pessime abitudini, attraverso gli scarichi domestici. Inoltre, il biodiesel ottenuto dalla lavorazione ha le più basse emissioni di gas serra tra i biocarburanti, consentendo una riduzione maggiore di emissioni di gas serra, ha proprietà lubrificanti superiori al diesel e assicura una vita più lunga ai motori.
Il suo utilizzo contribuisce ad una significativa riduzione delle emissioni atmosferiche di anidride carbonica ed è totalmente biodegradabile. ll progetto Recoil, già avviato in maniera eccelsa dai Comuni di Tortora e Castrovillari, pare abbia avuto un successo inaudito nel cosentino, provincia che funge da esempio per gli altri paesi coinvolti nell’iniziativa. In particolare Castrovillari, l’unica città italiana ad aver aderito al progetto Recoil nel 2013, ha illustrato la propria esperienza in Spagna spiegando come consegnando a VARAT, società di Saracena che, attraverso la transesterificazione, ovvero la trasformazione degli oli vegetali, ottiene il biodiesel che alimenta gli automezzi comunali, in occasione della due giorni del meeting europeo di Recoil.
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