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Il teatro a supporto della didattica, nei licei dell’area urbana Corigliano-Rossano
 
																								
												
												
											CORIGLIANO CALABRO (CS) – L’attività teatrale come supporto alla didattica, per aiutare gli studenti ad acquisire nuove competenze e una maggiore sicurezza di se stessi.
Dalle dichiarazioni dei docenti referenti del “Progetto Teatro”, promosso dall’associazione teatrale e culturale Con-Tatto nei licei dell’area urbana Corigliano-Rossano, traspare entusiasmo e apprezzamento per l’iniziativa che sta coinvolgendo gli studenti, impegnati ora con le prove e con l’intera organizzazione delle rappresentazioni teatrali da portare in scena. Sono infatti proprio i ragazzi i protagonisti assoluti del progetto, con la supervisione dei docenti e del presidente di Con-Tatto Francesco Caligiuri. Evidente la forte valenza didattico-educativa dell’iniziativa, al fine di offrire ai ragazzi una formazione completa.
“Questo è un ottimo progetto – dichiara la professoressa Nunzia Rizzello, referente per il Liceo Classico “San Nilo” di Rossano”, dove si porterà in scena l’Antigone di Sofocle – Io mi interesso di teatro già da tempo e ogni anno lo faccio sicuramente con una forte spinta emozionale: i ragazzi sono diversi di anno in anno, le esigenze cambiano ma hanno sempre tutti lo stesso entusiasmo. Quella che stanno vivendo con il “Progetto Teatro” promosso dall’associazione Con-Tatto è un tipo di esperienza che agli studenti dà tanto, aiutandoli anche a far scoprire le capacità che, magari, non sapevano di avere. Si tratta inoltre di un valido supporto alla didattica, soprattutto per quel che riguarda gli argomenti trattati, che sono relativi alle mie discipline. Ma non solo. Questa attività costituisce un supporto impagabile e uno strumento importante oltre che utile, considerato che i ragazzi acquisiscono una maggiore sicurezza di sé che li aiuta anche nello studio. Credo fortemente – conclude la professoressa Rizzello – che questo progetto sia da incentivare poiché, oltre alla mera attività teatrale e al lavoro di squadra, consente ai ragazzi di sviluppare e acquisire tante altre competenze”. Di analogo tenore le dichiarazioni della professoressa Diamante Bruno, referente del progetto per il Liceo Scientifico “Fortunato Bruno” di Corigliano, dove si lavora ad un adattamento dei testi “I racconti del sogno” e “Il romanzo di Penelope” di Nuccia Benvenuto. “L’associazione Con-Tatto con cui quest’anno stiamo lavorando noi del Liceo Scientifico – afferma la professoressa Diamante Bruno – tiene molto in considerazione gli alunni, che sono i veri protagonisti. Stanno lavorando bene, sono amalgamati e si aiutano tra di loro. Ritengo che l’attività teatrale sia molto importante per la formazione completa dell’alunno. Ho tanti anni di esperienza e mi rendo conto che alcuni alunni, prima un po’ impacciati, proprio grazie al teatro sono riusciti ad essere se stessi, addirittura alcuni di loro si sono iscritti al Dams. Sono molto soddisfatta di come stiamo lavorando poiché riusciamo a dare una preparazione completa e rendiamo gli alunni protagonisti attraverso tutte le attività che vengono realizzate. Un ringraziamento particolare al presidente di Con-Tatto Francesco Caligiuri, che lavora bene e riesce a coinvolgere i ragazzi sotto tanti aspetti”. Il testo su cui sono al lavoro gli studenti del Liceo Scientifico di Corigliano “nasce come adattamento teatrale – dichiara la professoressa Nuccia Benvenuto, autrice dei volumi “I racconti del sogno” e “Il romanzo di Penelope” – su invito del dirigente scolastico Pietro Antonio Maradei e del presidente dell’associazione Con-Tatto Francesco Caligiuri nell’ambito del progetto laboratorio teatrale 2015. Ho cercato di fondere le mie due pubblicazioni edite da Falco Editore evidenziando il passaggio, tra l’altro nel lavoro personale di scrittura, da “I racconti del sogno”, nei quali emerge la dimensione del sogno non solo onirica, ma soprattutto di speranza e progetto, fino alla consapevolezza ritrovata nel femminile da Penelope, che è la protagonista del romanzo e che, alla ricerca di se stessa, viaggia nella sua anima e nella sua vita arrivando così alle sue radici. Penelope è il simbolo universale della donna che racchiude in sé tutte le donne dei racconti e che, nonostante i duri colpi che la vita le ha inferto, si rialza e riparte da se stessa. I temi affrontati sono: la comunicazione tra uomo e donna e le sue difficoltà, la richiesta di ascolto e l’attenzione, la cura di sé, la valorizzazione del femminile nel rispetto del maschile. I ragazzi che partecipano a questo laboratorio teatrale sono stati coinvolti dalla tutor, da me e da Francesco e sono stati molto colpiti dal lato poetico. In che senso? Sono affascinati dalle poesie che fanno da filo conduttore, si danno senza riserve e dimostrano talenti vari che vanno apprezzati e curati. Due ragazze che partecipano a questo gruppo – conclude la professoressa Benvenuto – mi hanno confidato che il lavoro fatto ha contribuito ad una scoperta: quanto è bello e speciale essere donna e come e quanto la recitazione sta aiutando un po’ tutti a crescere, ossia a superare la loro timidezza e i loro limiti”.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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