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La Regione Calabria blocca la circolare veloce Cosenza-Rende-Unical, insorgono le associazioni studentesche

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La Regione Calabria blocca la circolare veloce Cosenza-Rende-Unical, insorgono le associazioni studentesche

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COSENZA – E così la Regione ha deciso: a seguito del parere negativo della Regione Calabria, giunto alla motorizzazione di Cosenza, il servizio Amaco della circolare veloce rossa che collega la città dei bruzi all’Università è stato bloccato in quanto i comuni, non possono autorizzare ad effettuare, neanche a proprie spese, un servizio di trasporto pubblico integrato, in un’area urbana.

Solo i privati pertanto, risulterebbero concessionari esclusivi per il trasporto sulle linee extraurbane, affidate a gara da ben 40 anni nonostante la procedura di infrazione comunitaria. Anzi la scadenza ulteriormente prorogata di due anni con legge regionale fino al 2014, è stata di nuovo prorogata fino a Dicembre 2015 (con una semplice delibera la Giunta Scopelliti avrebbe prorogato una legge, sic). L’avvocatura comunale e quella provinciale, e gli avvocati Grossi e Zunarelli di Federmobilità, sono del parere contrario e asseriscono che i Comuni hanno pieno titolo a svolgere in autonomia i servizi di trasporto pubblico locale (a prescindere da quelli extraurbani assegnati ai privati), e infatti noi abbiamo presentato ricorso al TAR e anche alla Procura di Catanzaro per gli abusi perpetrati da più parti. Avevo chiesto aiuto al presidente Oliverio ma evidentemente (per motivi partititici) è stato controproducente perché la Regione ha addirittura modificato dopo 15 giorni un parere precedentemente inviato alla Motorizzazione e che ci consentiva il transito e il servizio. Cittadini e soprattutto studenti dunque, restano senza servizio, da tutti invece apprezzato e voluto. Il sindaco Mario Occhiuto, ha lasciato sulla sua pagina Facebook un post in cui ha espresso tutto il suo rammarico: “Ho fatto quanto potevo, mi dispiace per gli utenti“.

 

Anche il primo cittadino di Rende, Marcello Manna ha commentato la decisione della Regione sottolineando l’assenza di qualsiasi tipo di trasporto nella zona industriale dove insistono 300 società circa, con un utenza di almeno 3.000 persone. E’ necessario, secondo Manna, che nell’area urbana vi sia un trasporto degno di questo nome. Intanto sono intervenute le associazioni studentesche che hanno scritto alla Regione e al presidente Oliverio per chiedere di rivedere tale decisione. Il collettivo delle associazioni studentesche dell’Università della Calabria ha invitato inoltre Oliverio a presiedere un incontro alla presenza dei sindaci Occhiuto e Manna e del prorettore prof. Luigino Filice presso la sala stampa dell’Unical in programma oggi per discutere della questione “trasporto pubblico” nell’area urbana.

 

Di seguito il testo della lettera sottoscritta da 22 associazioni regolarmente iscritte all’albo delle Associazioni studentesche dell’Università della Calabria

 

Illustre Governatore Mario Gerardo Oliverio,

A scriverle sono i rappresentanti delle associazioni studentesche dell’Università della Calabria, per attenzionarLe la nostra assoluta contrarietà rispetto alla assolutamente non condivisibile scelta di permettere il blocco della Circolare Veloce Rossa che collega Cosenza, Rende e l’Unical. È diritto di noi studenti poter avere un servizio di mobilità che rispetti determinati livelli qualitativi, ad un costo più accessibile e pienamente inquadrato negli standard europei. Non vogliamo entrare nel merito di questioni prettamente politiche, o meglio partitiche. Noi chiediamo che il nostro diritto a spostarci liberamente e comodamente all’interno di un territorio importante come quello “de quo” e il nostro diritto allo studio vengano rispettati. Il servizio della Circolare Veloce che è stato vergognosamente sospeso permette a tanti studenti di poter seguire più agevolmente i corsi viste le maggiori corse che esso garantiva rispetto al servizio pre-esistente e garantisce, inoltre, una maggiore sicurezza visto l’ampiezza delle fasce su cui sono distribuite le corse che assicura la circolazione anche nei giorni festivi, cosa che ad oggi una società privata ha dimostrato di non poter offrire, e in orari serali in maniera tale da poter vivere l’offerta sociale e culturale del territorio urbano in tutta sicurezza e anche nei momenti di svago dallo studio. Vogliamo un servizio di trasporto pubblico costante e continuo, veloce e puntuale, che ci dia la possibilità di circolare senza essere schiavi per forza di automobili o altri mezzi di proprietà e nell’ottica di ridurre l’inquinamento ambientale. Purtuttavia in questa decisione assunta, Illustre Governatore, avvertiamo la mortificazione dei nostri diritti essenziali, del diritto alla mobilità sostenibile, del diritto allo studio, del diritto alla sicurezza, del diritto di vivere in una città meno inquinata, più ricettiva e più sicura del diritto di essere studenti uguali a quelli di altre regioni in cui tutto ciò che viene proibito è semplicemente normalità. Chiediamo, pertanto, l’immediato ripristino del servizio in oggetto perchè concepito proprio su misura dei nostri diritti e superando tutti i limiti che il servizio del Consorzio ha sempre dimostrato e perchè nella nostra idea di politica essa deve essere concepita come uno strumento capace di abbracciare e tutelare le nostre richieste e non possiamo che accettare soltanto provvedimenti che possano venire incontro alle nostre esigenze, e non l’esatto contrario.

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