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‘Ndrangheta e ‘inchini’, il vescovo di Oppido Mamertina sblocca il divieto delle processioni pasquali
 
																								
												
												
											OPPIDO MAMERTINA (RC) – Milito ha diffuso una “guida” sulle modalità delle processioni in cui si dispone che “i portatori delle Statue siano scelti tra fedeli di provata cristianità”.
Il vescovo di Oppido Mamertina-Palmi, Francesco Milito, ha disposto lo sblocco per la Settimana santa delle processioni religiose, vietate nel 2014 dopo che la statua della Madonna delle Grazie era stata fatta “inchinare” davanti la casa del boss della ‘ndrangheta ai domiciliari Giuseppe Mazzagatti. Monsignor Milito, nella guida alle processioni che ha elaborato, raccomanda inoltre che i portatori delle Statue dei Santi “siano persone che abitualmente frequentano i sacramenti e la Messa domenicale nonché la vita della Comunità parrocchiale”. “Siamo giunti alla determinazione – afferma il vescovo di Oppido-Palmi – di riprendere e valorizzare, nonché purificare, quelle forme di pietà popolare particolarmente legate alla Settimana Santa”. L’inchino della statua della Madonna davanti l’abitazione di Mazzagatti aveva indotto il maresciallo dei carabinieri comandante della caserma di Oppido Mamertina ad abbandonare la processione e ad informare dell’ accaduto l’autorità giudiziaria, facendo scattare un’inchiesta da parte della Procura antimafia di Reggio Calabria.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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