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Oliverio presenta il suo programma per la Calabria, stanziati 56 milioni per discariche ed inceneritori
REGGIO CALABRIA – Il Consiglio regionale ha approvato le linee programmatiche illustrate dal presidente della Giunta, Mario Oliverio.
Hanno votato 31 consiglieri. I sì sono stati 20, cinque i no e sei gli astenuti. “Non ci arrendiamo alla crisi. Tornare a crescere è possibile”. E’ stato questo il leitmotiv del programma di Mario Oliverio. In oltre due ore di intervento, Oliverio ha toccato tutti i principali argomenti. Nel descrivere i mali della Calabria, Oliverio ha definito “la situazione odierna caratterizzata dalla sfiducia per il futuro, soprattutto da parte delle nuove generazioni. Vogliamo che cresca e si diffonda una diversa immagine della Calabria, per far sì che sia considerata una terra dove si vive bene e con dignità, attraente per tutti. Non siamo e non ci consideriamo ‘Re Mida’, ma siamo certi che di poter dare un contributo determinante per far uscire la Calabria dal pantano in cui è precipitata”.
“Oggi la Calabria – ha detto ancora Oliverio facendo riferimento al turismo – non è considerata meta di turismo culturale, ma questo dovrà essere uno dei pilastri della nostra strategia di sviluppo. Questo straordinario capitale, finora ampiamente sottovalutato, deve essere messo a sistema, salvaguardato e valorizzato”. Secondo obiettivo: creare una regione europea dell’innovazione, dell’istruzione, della competitività. La centralità del lavoro, dell’istruzione, della formazione, ma anche rendere competitivi i sistemi produttivi per aiutare le imprese a superare la crisi. Oliverio ha poi parlato dei grandi servizi: il ciclo dei rifiuti, la gestione del servizio idrico, i servizi di tutela ambientale.
“In particolare, – si legge nella relazione – i rifiuti costituiscono la situazione più difficile e delicata. Dopo 16 anni di commissariamento, la Calabria si ritrova con centinaia tonnellate al giorno di rifiuti spedite fuori regione a costi altissimi, centinaia di tonnellate conferite in discariche al limite della capacità, un’impiantistica regionale obsoleta e insufficiente, raccolta differenziata ai minimi valori. Un sistema da riorganizzare e riformare radicalmente, trasformando un rischio in una grande opportunità, perché, com’è noto, i rifiuti possono diventare una risorsa. E’ necessaria una buona prassi nella raccolta differenziata per la qualità e la sicurezza degli impianti ed anche per l’avvio di quella filiera industriale del riuso e del riciclo capace di trasformare i rifiuti in risorsa.
Per questa ragione, definiremo il nuovo Piano Regionale dei Rifiuti, rigorosamente coerente con l’ordine di priorità della normativa europea e nazionale: prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio, recupero, smaltimento. La prima cosa da fare è spingere molto sulla raccolta differenziata, con l’obiettivo di raggiungere, gradualmente ma rapidamente, gli standard europei e i livelli minimi richiesti. Il secondo pilastro di questa strategia è l’adesione ai principi di autosufficienza e 50 prossimità, come nelle migliori esperienze europee. Per perseguire questo obiettivo, occorrerà investire nell’impiantistica, per realizzare una rete integrata autosufficiente in ognuno degli ambiti territoriali che saranno identificati.
La Giunta Regionale, nei giorni, scorsi, ha proposto nella legge di autorizzazione all’esercizio provvisorio approvato dal Consiglio Regionale la immediata utilizzazione di 56 milioni di euro per l’espletamento delle gare, bloccate da due anni, per la manutenzione straordinaria degli impianti esistenti. Nella prospettiva dell’intervento strutturale, invece, pensiamo di creare una rete impiantistica tecnologicamente avanzata e moderna, in grado di rivalorizzare il materiale della raccolta differenziata, a fini produttivi”. In riferimento alla sanità, Oliverio ha parlato di un sistema frammentato e incompleto. “Oggi – ha detto – è al livello peggiore mai registrato, in termini di organizzazione, qualità dei servizi, offerta territoriale. Ricostruire un sistema di welfare della salute in Calabria è un imperativo improrogabile, ma ancora più urgente è la necessità di porre mano ad interventi mirati ad uscire dall’emergenza e a garantire i livelli essenziali di assistenza (Lea)”.
“Il mio unico interesse nei prossimi cinque anni sarà la Calabria – ha sostenuto ancora Oliverio – e so di avere bisogno di una collaborazione ampia. Sarà mia cura ricercarla. Il nostro compito è quello di promuovere una nuova classe dirigente, a tutti i livelli della vita regionale. Approvato all’unanimità, infine, l’ordine del giorno del consigliere Sebi Romeo sul piano di riorganizzazione dei servizi di Poste Italiane in cui si prevede la chiusura di 25 uffici e la razionalizzazione di altri 35. Il Consiglio regionale ha quindi eletto i componenti degli Uffici di presidenza delle sole quattro commissioni consiliari permanenti. “In vista dell’istituzione di una Commissione speciale, la terza, per le Riforme e lo Statuto ed in attesa del relativo provvedimento – ha spiegato il presidente del Consiglio, Antonio Scalzo – sono rinviate alla prossima seduta le elezioni riguardanti le nomine nelle tre Commissioni speciali: Riforme e Statuto, Commissione speciale contro la ‘ndrangheta e Commissione speciale di Vigilanza”.
Sono stati eletti nella prima Commissione “Affari istituzionali, affari generali, riforme e decentramento”, Franco Sergio (20 preferenze), Presidente, Nazzareno Salerno (10 preferenze) vice presidente e Michelangelo Mirabello, consigliere segretario (21 preferenze). In seconda Commisione “Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell’Unione Europea e relazioni con l’estero” sono stati eletti Pietro Aieta (18 preferenze) presidente e Fausto Orsomarso (6 preferenze) vicepresidente. Consigliere segretario, con 20 preferenze, è stato eletto Mauro D’Acri. Nella terza Commissione “Sanità, Attività sociali, culturali e formative” presidente è stato eletto Michelangelo Mirabello (18 preferenze), vice presidente Sinibaldo Esposito (9 preferenze) e Consigliere segretario Giuseppe Giudiceandrea (16 preferenze). Infine, nella quarta Commissione “Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente”, è stato eletto presidente Nicola Irto (20 preferenze), vice presidente Domenico Tallini (6 preferenze) e segretario, Giovanni Nucera (20 preferenze).
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