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I ‘fan’ del sindaco di Rende inneggiano al duce. La replica del Laboratorio Civico
 
																								
												
												
											RENDE – Sostenitori di Manna si rivelano nostalgici del regime fascista.
La denuncia arriva dai grillini che chiedono al neosindaco rendese di prendere le distanze. “La politica – si legge in una nota del consigliere Domenico Miceli – deve avere una sua etica, soprattutto in questi tempi dove la sovresposizione mediatica e “social” dei suoi protagonisti – o presunti tali – fa guadagnare pochi minuti di celebrità. E’ di ieri un articolo apparso su “il Garantista” che dà notizia della deriva fascista di sostenitori del Sindaco di Rende attestati anche da filmati pubblicati su Facebook. E, a vedere i popolari video sul più celebre dei social network, si va oltre il semplice cattivo gusto: cene comuni e assiduità di presenza da clima di segreteria nel “Laboratorio Civico” di Manna non possono valere il silenzio su comportamenti talmente deprecabili. Diventare una specie di celebrità “de noantri” su Facebook con un filmato in cui l’assurdo prende le distanze dalla decenza, in un contesto in cui si inneggia al fascismo più deleterio, non può essere sdoganato dall’aver fatto campagna elettorale per l’attuale Sindaco di Rende.
LA REPLICA DEL PRIMO CITTADINO E DEL LABORATORIO CIVICO
Il Sindaco Manna e tutti gli altri componenti del “Laboratorio civico” e dell’attuale maggioranza al governo cittadino, dovrebbero pubblicamente prendere le distanze da persone che mettono in atto tali vergognosi, prima che penalmente rilevanti, comportamenti: fare apologia del fascismo in Italia è reato. Il Movimento 5 Stelle di Rende è preoccupato dalla deriva xenofoba e vetero-fascista che trasuda la performance in video, evocatrice degli anni più bui vissuti dalla società italiana nel secolo scorso, quando il sonno della ragione e la viltà di un popolo ammaliato da squallidi imbonitori ha permesso l’oltraggio della democrazia da parte di un becero totalitarismo di provincia. Un totalitarismo che pure vide una copertura interessata da parte di certi intellettuali, di padroni del vapore e di una classe dirigente timorosa delle conseguenze dell’affrancamento dall’indigenza delle classi sociali subalterne. Non saremo complici, neppure involontari, della propagazione di una nuova barbarie:neanche per scherzo”.
“Palesemente strumentale fuori luogo e di nessun pregio politico la censura del consigliere Miceli. Una persona che per altro appare dubbio che abbia votato a Rende e fa un video, sicuramente censurabile e non condivisibile da nessun punto di vista, non può essere accostato, per il solo fatto di essere visto e ritratto presso la sede del Laboratorio, al nostro movimento politico”. Inizia così la nota di risposta del gruppo consiliare Laboratorio Civico alla nota del grillino Miceli. Il gruppo consiliare ribatte colpo su colpo alla nota del grillino di Rende:“ Perché Miceli non ha fatto una riflessione sul deputato del suo movimento che ha inneggiato ai terroristi? Anche perché Di Battista non è un “eventuale simpatizzante” ma un onorevole con la O maiuscola”. E si ritorna su Rende ricordando che “ forse il Miceli è a corto di idee e la politica  non la si fa solo inseguendo lo scandalo”. E via giù duro senza respiro: “Miceli non si permetta più di accostare al Laboratorio Civico atti, idee e parole che non appartengono al nostro pensiero politico. Pensi e guardi in casa propria. E poi è così sicuro che la persona che ha fatto il video ha votato a Rende? A noi non pare. Tutto molto triste, tutto molto basso”.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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