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Il ‘mago delle truffe’ di Locri termina la sua latitanza a Torino
 
																								
												
												
											TORINO – Da tre anni era riuscito a far perdere le sue tracce, dandosi alla macchia.
Luigi Spataro, 61enne di Locri, noto alle cronache come il ‘mago delle truffe’ è stato arrestato stamattina a Torino. Da vero professionista l’uomo pare abbia compiuto decine di raggiri ai danni di ignare vittime in ogni angolo del Belpaese. La collaborazione tra i militari di Locri e i carabinieri piemontesi ha consentito di rintracciare Spataro. All’alba di stamane sei perquisizioni sono state eseguite contemporaneamente nella città della mole antonelliana. I sei obiettivi individuati dalle forze dell’ordine pare siano riconducibili ad una donna originaria della Locride, ignara della reale identità del latitante. L’uomo è stato infine sorpreso mentre faceva colazione in un bar di fronte ad un appartamento preso in affitto sotto falso nome. Numerosi i reati contestati a Spataro dal 1971 ad oggi: oltre alla falsità in titolo di credito continuato, ricettazione, violazione delle disposizioni a tutela dell’ordine pubblico, ricettazione, falsità in scrittura privata, si sarebbe reso responsabile di una serie innumerevole di truffe, inizialmente nei confronti soprattutto di anziani per poi specializzarsi nelle truffe on line. In particolare era solito proporre la vendita di oggetti di ogni genere sui siti internet per poi sparire dopo aver incassato il controvalore. Già nel 2004 l’uomo era riuscito a sfuggire alle forze dell’ordine quando, autorizzato a recarsi senza scorta dal carcere San Vittore di Milano, dove era detenuto, a Locri per proseguire il periodo di detenzione ai domiciliari, aveva fatto perdere le proprie tracce. Per tale motivo, nel 2007, era stata revocata la misura alternativa al carcere su decisione del magistrato di sorveglianza di Varese, anche per un ordine di esecuzione di pene emesso nel 2008 dalla Procura di Pescara, dovendo espiare la pena residua di 5 anni e 8 mesi di reclusione per diversi reati contro il patrimonio commessi tra gli anni 2000-2004 nelle Province di Pescara, Livorno, Torino e Roma. Ricercato dal 2007, e più volte segnalato in Ungheria, Germania e Belgio, il primo maggio 2011 i carabinieri di Locri riuscirono ad arrestare Spataro sorprendendolo a pranzo a casa della figlia. Dal 30 dicembre 2011, data in cui la Procura di Avezzano (Aquila) ha emesso un nuovo provvedimento di esecuzione con cui è stata rideterminata la pena residua complessiva in quella attuale, Spataro, dopo un permesso premio, era di nuovo irreperibile.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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