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Paolo Villaggio shock a Cosenza: “il sud è terribile, come avete fatto a rovinarlo così?”

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Paolo Villaggio shock a Cosenza: “il sud è terribile, come avete fatto a rovinarlo così?”

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Dopo la sua tristissima “sparata” contro le paralimpiadi e gli atleti paralimpici, Paolo Villaggio torna a far discutere a Cosenza, in occasione del Festival delle Serre di Cerisano: intervistato da CalabriaOra a 360°, Villaggio ha detto che “Napoli oggi è il risultato di una politica che l’ha portata a essere da città splendida a una delle più degradate d’Europa.

Il Sud è terribile. Ed è spaventoso come la cultura del voto di scambio, alimentata in tutti questi anni, lo abbia rovinato in questo modo. Come avete fatto?…. La corruzione è cresciuta indisturbata. Mi è bastato vedere, appena arrivato in Calabria, il vostro litorale rovinato da costruzioni abbandonate, decadenti, obbrobriose. Ma perché… perché?“

Ma a rispondergli per le rime è stato lo stesso direttore del quotidiano Calabria Ora, Piero Sansonetti, in un  suo editoriale in cui ha voluto rivolgersi direttamente all’attore: “No, caro Villaggio, il Sud non è un luogo tremendo. E’ invece un posto fantastico, bello, dolce, e popolato da gente accogliente, intelligente, piuttosto colta e molto mansueta. Vede, Villaggio, Lei ha visto la speculazione edilizia sulle coste, la mancanza di tutele urbanistiche, e poi si è indignato per il voto di scambio e la corruzione. In parte, naturalmente, ha ragione. Ma è sicuro che la differenza tra Sud e Nord, la differenza essenziale, stia in questi tre elementi? A me non pare. Ho visto le coste della Toscana, dell’Emilia, del Lazio, e anche della sua Liguria, e ho avuto l’impressione che neanche lì la speculazione abbia scherzato. Sbaglio? Lei è certo cheRimini e Follonica siano meglio di Tropea e di Amalfi? Io no. E ho anche sentito dire che quando si inventò la parola “Tangentopoli” non ci si riferiva a Reggio Calabria ma a Milano… No, amico Villaggio, la differenza tra Nord e Sud è un’altra: al Nord ci sono molti soldi, al Sud no. Al Nord ci sono i giornali e le Tv nazionali, al Sud no. Al Nord c’è il potere di decidere i destini del Sud, al Sud non c’è il potere di decidere i destini del Nord e neppure quelli del Sud. Se non si parte da queste verità semplicissime e incontestabili non si capisce niente del Sud e neppure del suo degrado. Il suo degrado è il risultato della sopraffazione. Bisogna capire di chi è la colpa della sopraffazione. Ma perché siano chiare le colpe, e si comprenda quanto è importante il ruolo del Nord nella devastazione del Mezzogiorno, bisogna prendere di petto il “senso comune” del settentrione e cioè quel modo di pensare che Villaggio ha sintetizzato molto bene nell’intervista”. Parole sante.

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