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Il mare ‘puzza’, tutta colpa delle meduse carnivore in putrefazione

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Il mare ‘puzza’, tutta colpa delle meduse carnivore in putrefazione

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VIBO VALENTIA – Si chiama Velella Velella l’incubo delle coste vibonesi.

Si tratta di un animale carnivoro che cattura la sua preda, generalmente plancton, tramite i tentacoli che contengono delle tossine. La presenza lungo le spiagge della costa tirrenica vibonese di masse putrescenti e maleodoranti, registrata negli ultimi giorni e che potrebbe destare preoccupazione ed allarme fra gli operatori turistici e la popolazione, non deve preoccupare perché si tratta di un fenomeno marino tipico, naturale e ricorrente, anche se raro. E’ quanto emerso dai risultati delle analisi svolte dal Dipartimento provinciale di Vibo Valentia dell’Arpacal. “In occasione dell’attività di monitoraggio delle acque di balneazione condotta nei giorni scorsi – dichiara l’Arpacal in una nota – è stato possibile osservare sulle nostre coste il fenomeno di spiaggiamento di numerosissimi  organismi “Velella velella”. Questo fenomeno ha interessato tanti chilometri di costa ed ha reso la zona vicino riva di un colore blu-violaceo. Essendo inoltre già in atto fenomeni di putrefazione, nelle zone interessate si avvertiva un forte  odore come di  pesce andato a male. Siamo in presenza – afferma la dr.ssa Diano – di colonie di Velella velella, comunemente chiamata anche Barchetta di S. Pietro, che di norma stazionano in alto mare e che, a causa di particolari condizioni meteo marine, a volte si avvicinano lungo le coste. La “Barchetta di S. Pietro” o Velella (Velella velella) è un invertebrato marino molto diffuso nel Mediterraneo. Anche se dall’aspetto esterno appare come un singolo individuo di forma medusoide, in realtà è una colonia pelagica i cui componenti sono altamente specializzati in gruppi con compiti ben precisi, a tal punto che hanno perso la loro fisionomia originale assumendo le caratteristiche di componenti di un unico organismo”. Per il controllo di tutta la costa, i tecnici del Servizio tematico Acque del Dipartimento di Vibo Valentia, dr.ssa Maria Antonella Daniele ed ispettore Gerardo Giannini, continueranno nell’opera di monitoraggio del fenomeno anche nei prossimi interventi che in questo periodo vengono svolti per il monitoraggio delle acque di balneazione del vibonese.

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