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L’assessore regionale al Lavoro: ‘Non è un bel 1° Maggio’. Ma davvero?
 
																								
												
												
											CATANZARO – E’ lui l’uomo più odiato da disoccupati e cassa integrati.  
Tra tutti i beneficiari di ammortizzatori sociali in deroga, che avanzano dalla Regione circa nove mensilità, non gode di buona fama. Anzi. Nazzareno Salerno è l’assessore voluto da Scopelliti per gestire il mercato del Lavoro calabrese. Se ad oggi siamo tra le Regioni con il più alto tasso di disoccupati d’Europa il merito è anche suo. Nonostante tutto resta incollato alla propria poltrona, come se niente fosse. In occasione delle celebrazioni del Primo Maggio l’assessore Salerno pare essersi risvegliato da un lungo sonno che gli ha impedito di avere contezza della strage occupazionale in Calabria. “Quello del 2014 – ha dichiarato l’Assessore Salerno – non è un bel primo maggio, non lo è per l’Italia costretta a fare i conti, ormai da qualche anno, con una crescente disoccupazione e non lo è per la Calabria dove gli indici relativi alla disoccupazione sono allarmanti soprattutto per quanto riguarda i giovani. La nostra regione con il 22,2%, nel 2013, ha fatto registrare il tasso di disoccupazione più alto d’Italia e quella giovanile è al 56,1%, il 16% in più della media nazionale, il 33,3% superiore alla media europea. Le costanti e cicliche manifestazioni davanti all’assessorato regionale al lavoro rendono evidente come dietro ai numeri, che sono gravi ma possono apparire anche freddi, ci siano storie personali, angosce familiari, disperazioni alla ricerca di risposte”.
Anche se i risultati sono alquanto deludenti l’assessore afferma che la giunta Scopelliti ha “fatto sforzi straordinari per reggere l’onda d’urto della crisi, cito solo alcune delle iniziative intraprese: dal recupero di ingenti risorse da destinare ai percettori di ammortizzatori sociali in deroga allo strumento del credito sociale, dalla scelta di elaborare strumenti di sostegno che consentano il mantenimento dei livelli occupazionali all’impegno sulle decine di vertenze aziendali aperte in Calabria. Tutto quello che era nelle nostre possibilità l’abbiamo fatto ma ci sono tre enormi problemi e da questi dipendono i risultati definitivi. Il primo è rappresentato dalle risorse che sono insufficienti. Poi c’è il tema della burocrazia che rende complicatissimi percorsi che invece dovrebbero essere veloci. Da questo punto di vista l’impegno del Governo Renzi e la volontà espressa da Alfano sono incoraggianti, speriamo che snellimento burocratico e velocità nelle decisioni arrivino presto. Infine il terzo ed ultimo problema, questa regione è strutturalmente troppo debole e non è capace al suo interno di essere e sentirsi sistema; una responsabilità che riguarda innanzitutto la politica. A chi ha un lavoro precario, a chi il lavoro lo ha perso o ancora a chi guarda ad un’occupazione ormai come un miraggio, a loro in questo primo maggio non va il mio augurio ma un abbraccio”. Un po’ poco per chi ha il frigo vuoto e l’affitto da pagare. 
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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