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Cupolette usate per stoccare rifiuti, il Comune: Tutto in regola
COSENZA – L’area delle cupole geodetiche dagli inizi di marzo è stata adibita a deposito temporaneo dei rifiuti.
Un provvedimento resosi necessario a causa del fatto che nella discarica di Pianopoli ad avere la precedenza sono i comuni del catanzarese e Reggio Calabria ed i camion provenienti dal cosentino non riescono a scaricare le 60 tonnellate di rifiuti giornaliere per cui era stato autorizzato il conferimento. Un deposito limitato al tempo di deterioramento dei rifiuti, al massimo 72 ore, che serve a liberare le strade dai cumuli di rifiuti. L’Amministrazione in merito all’esposto-denuncia presentato da Francesco Savastano, commissario straordinario dell’Ente Fiere, sul presunto utilizzo “abusivo e senza autorizzazione” da parte del Comune di Cosenza del sito corrispondente all’area ex Cupole geodetiche chiarisce in una nota ufficiale che: “Il sito è di proprietà comunale, ed è stato utilizzato dall’Ente Autonomo Fiere di Cosenza in forza di un’apposita convenzione la quale prevede che le aree, gli impianti e le strutture, a semplice richiesta dell’Amministrazione comunale ed a titolo gratuito, compatibilmente con le attività programmate dall’Ente Autonomo Fiere Cosenza, potranno essere messe a disposizione della stessa. Pertanto, la richiesta inoltrata all’Ente Fiere dal Comune di Cosenza per l’utilizzo del sito per finalità di pubblico interesse, considerata l’inesistenza di qualsivoglia attività dell’Ente Fiere sul medesimo sito, fatto peraltro testimoniato dallo stato di totale abbandono in cui versava l’area, ne rendeva perfettamente legittimo l’uso”.
“Il sito in oggetto – spiega l’amministrazione comunale di Cosenza – è stato abbandonato dall’Ente Fiere da vari anni, divenendo una vera e propria discarica, che l’Amministrazione comunale ha bonificato a proprie spese a fine dicembre 2012, dopo una settimana di lavoro. Tra i rifiuti era presente anche amianto. Ciò in netto contrasto con gli obblighi di pulizia giornaliera riportati nel citato articolo 3 della Convenzione. La recente e nota problematica relativa allo smaltimento dei rifiuti a livello regionale che, a causa dell’impossibilità di smaltire (e quindi di raccogliere) i rifiuti urbani per quasi un mese, ha comportato anche nella città di Cosenza l’accumulo di montagne di rifiuti per le strade cittadine, ha reso necessaria, nello scorso mese di febbraio, l’emissione di due ordinanze sindacali, che autorizzavano in due aree (una delle quali proprio quella delle ex Cupole geodetiche) l’attività di stoccaggio provvisorio e temporaneo dei rifiuti indifferenziati. Ciò risulta perfettamente conforme alla normativa vigente nei casi in cui il sindaco, massima autorità sanitaria locale, ravvisi situazioni di pericolo per l’igiene e la salute pubblica. D’altronde, i cassoni chiusi posizionati nell’area in oggetto, destinati ad accogliere i rifiuti per non più di 72 ore, sono stati prioritariamente riempiti dei rifiuti raccolti a seguito dell’ennesima bonifica della stessa area. Chiarito ciò, appare paradossale che il commissario straordinario dell’Ente Fiere, dopo essersi disinteressato dell’area, lasciando che il sito si trasformasse in una discarica a cielo aperto, accusi l’Amministrazione comunale di impiantare “una vera e propria discarica”, “al posto della bonifica dell’area”. E’ certamente una svista che la dice lunga sulla reale attenzione dell’Ente Fiere verso questo sito. Un sito che per anni è stato invaso da rifiuti d’ogni genere, amianto compreso, senza che l’Ente Fiere abbia mosso un dito, e solo ora che l’Amministrazione comunale lo ha non solo bonificato ma, proprio in virtù della destinazione a stoccaggio provvisorio e temporaneo dei rifiuti indifferenziati, sottoposto a pulizia e manutenzione quotidiane, a sorveglianza continua, a controlli sanitari regolari, il tutto attraverso una ditta specializzata, si grida all’abuso e si invocano autorizzazioni”.
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