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Un Cosenza dai due volti pareggia con il Castel Rigone

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Un Cosenza dai due volti pareggia con il Castel Rigone

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COSENZA – Un Cosenza dai due volti, non va oltre il pareggio contro un Castel Rigone organizzato e tecnicamente valido.

La squadra rosso blu ha fornito nel primo tempo una prestazione di tutto rispetto, andando più volte a concludere pericolosamente verso la porta di Franzese, legittimando il vantaggio con cui a chiuso la prima frazione di gioco. Andiamo per ordine, alla prima azione della partita il Cosenza conquista un calcio di rigore con Alessandro, che si beve l’intera difesa umbra inducendo l’arbitro a fischiare la massima punizione. Quale migliore occasione per Mosciaro per tornare al goal, difatti il capitano rosso blu non si fa scappare l’occasione portando il Cosenza in vantaggio e tornando nel contempo al goal. Da qui in poi  è stato un monologo rosso blu, con la squadra di Cappellacci che in più di una circostanza ha sfiorato il goal e con un Mosciaro rinfrancato e autore di una più che buona prestazione ha messo alle corde la squadra di Fusi. Nella prima frazione di gioco il Cosenza ha fatto vedere buone trame di gioco e tanta determinazione, inducendo il Castel Rigone sulla difensiva, in una sola occasione gli umbri sono riusciti a sfondare sulla fascia sinistra creando una buona occasione da rete. Il primo tempo ha fatto registrare il netto predominio dei rosso blu, ai quali si può solo rimproverare di non essere stati concreti e cinici davanti a Franzese, altro non si può addebitare ai ragazzi di Cappellacci, che hanno ridotto al minimo i pericoli per Frattali. Dopo un primo tempo giocato su alti livelli, nessuno avrebbe scommesso che il Cosenza cedesse di schianto e rimettesse il Castel Rigone nella condizione di recuperare il risultato. Purtroppo così é stato, i rosso blu sono calati in intensità ed attenzione, permettendo agli umbri di prendere in mano la conduzione della partita e pervenire al pareggio. Aldilà della buona organizzazione di gioco del Castel Rigone, il pareggio è anche frutto delle solite amnesie difensive, con la squadra cosentina che, ogni qualvolta la palla si avvicinava nei pressi di Frattali andava in affanno, palesando poca tranquillità e lucidità. Sicuramente il Cosenza non è al top della condizione fisica, ma quello su cui Cappellacci dovrà lavorare è l’aspetto mentale, facendo recuperare ai propri giocatori quell’autostima che aveva reso il Cosenza una signora squadra nella prima parte del campionato. Cappellacci è tecnico preparato e uomo intelligente e saprà sicuramente capire cosa in questo momento non va. Da parte nostra possiamo solo osservare con il rispetto dei ruoli, che Bigoni è giocatore fondamentale per gli equilibri del Cosenza e che Blondett risulta essere più decisivo nel cuore della difesa che non da terzino. Ovviamente queste sono nostre opinioni e magari anche lontane dalla verità.

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