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Oriolo e l’Alto Jonio Cosentino al collasso dei servizi essenziali: urgente l’intervento della Regione
ORIOLO (CS) – Un grido d’allarme arriva dal Comune di Oriolo e si estende a tutto l’Alto Jonio Nord della provincia di Cosenza: i servizi essenziali stanno collassando, lasciando intere comunità sempre più isolate e penalizzate. A lanciare l’appello, in una lettera indirizzata all’Assessore Regionale alle Aree Interne Gianluca Gallo, è Vincenzo Brancaccio, capogruppo del movimento civico “Oriolo Bellissimo”.
La situazione è grave e, secondo Brancaccio, non più sostenibile. Nel corso di un incontro istituzionale tenutosi su iniziativa del sindaco di Trebisacce, Franco Mundo, e a cui hanno preso parte anche i sindaci di Nocara, Maria Antonietta Pandolfi, di Canna, Paolo Stigliano, e di Montegiordano, Rocco Introcaso, è emersa una forte preoccupazione condivisa sullo stato dei servizi postali nei piccoli Comuni del comprensorio.
Gli uffici postali, infatti, soffrono da tempo la carenza di personale, con l’assenza di titolari stabili e figure responsabili che garantiscano la continuità dei servizi. Una condizione che mette in crisi non solo i cittadini, ma anche le attività economiche locali, che dipendono in larga parte da servizi postali e bancari per operazioni quotidiane.
Ad Oriolo, la situazione si è aggravata ulteriormente con la chiusura dell’unica filiale bancaria – quella di Intesa Sanpaolo – avvenuta nel dicembre 2024, con conseguente accorpamento alla sede di Trebisacce. Oggi, l’unico presidio finanziario rimasto è un bancomat frequentemente fuori servizio, mentre l’Ufficio Postale si trova a dover supplire – senza alcun potenziamento – anche alle funzioni di uno sportello bancario.
“Il personale dell’ufficio postale – scrive Brancaccio – sta garantendo il servizio con grande senso di responsabilità, ma è evidente che questa situazione non può andare avanti. A peggiorare le cose, parte del personale è stato destinato anche agli uffici di altri comuni, aggravando ulteriormente la carenza di organico”.
Si rischia dunque, lo smantellamento progressivo dei servizi essenziali mette a serio repentaglio la tenuta sociale ed economica delle aree interne. Oriolo, che ospita l’unica zona PIP (per insediamenti produttivi) attiva e significativa dell’intero Alto Jonio Nord, dovrebbe essere un presidio strategico, non un territorio da abbandonare. Brancaccio richiama anche l’attenzione sulle contraddizioni evidenti rispetto agli obiettivi del Piano Strategico Nazionale delle Aree Interne, che riconosce queste zone come soggette a spopolamento cronico. “Le politiche adottate finora hanno favorito i centri urbani, lasciando le aree interne in balia del declino. Se non si interviene subito, anche i centri più grandi rischiano nel medio termine la stessa sorte, tra invecchiamento della popolazione e perdita dei servizi”.
Il Gruppo Consiliare “Oriolo Bellissimo” chiede dunque all’Assessore Gallo due interventi immediati:
– Potenziamento dell’Ufficio Postale di Oriolo, in termini di organico e risorse, rendendolo un presidio strategico per tutta l’area.
– Avvio di un confronto con Intesa Sanpaolo per l’installazione di una cassa automatica evoluta che consenta di effettuare le principali operazioni bancarie, evitando spostamenti quotidiani verso Trebisacce.
Brancaccio conclude la lettera appellandosi alla sensibilità dell’Assessore Gallo, ricordando il legame storico tra la comunità di Oriolo e il rappresentante regionale, e confidando in un intervento tempestivo: “Le nostre aree interne sono un patrimonio storico, culturale e naturalistico della Calabria: è ora di passare dalle parole ai fatti”.

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