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Era al mare a Fuscaldo, termina la latitanza del contabile dei Perna
COSENZA – In villeggiatura con moglie e figlio, come ogni buon padre di famiglia.
Sergio Raimondo, irreperibile dal mese di Luglio, è stato arrestato dagli agenti della squadra mobile di Cosenza nei pressi di Fuscaldo. Il trentanovenne ricercato in quanto ritenuto il contabile della conserteria criminale facente capo alla cosca Perna pare sia stato ammanettato poco dopo essersi goduto gli ultimi sprazzi di solleone in riva al Tirreno. Termina così la breve latitanza di uno dei ‘funzionari’ dei signori del pizzo di Cosenza. Nella tarda serata di ieri, infatti il personale della Polizia di Stato individuata l’abitazione in cui l’uomo stava trascorrendo le vacanze con la propria famiglia, vi avrebbero fatto irruzione arrestando Raimondo sotto gli occhi increduli del bambino che ha visto così allontanarsi il padre scortato dagli agenti in divisa. L’uomo, pregiudicato di lungo corso si era sottratto all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 22 Aprile dall’Antimafia di Catanzaro. nell’ambito dell’operazione Magnete che ha portato all’arresto di altre tre persone (Santo Cozza, Mario Musacco, Armando Giannone) appartenenti al clan Perna, nonché della moglie del temuto boss Franco Perna che pare fossero i pilastri della ragnatela di estorsioni che avvolge l’intera area urbana. Il Raimondo alla vista degli agenti di polizia pare non abbia opposto alcuna resistenza all’arresto consegnandosi alle autorità senza battere ciglio. Il trentanovenne cosentino è indagato per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio e per il sodalizio stretto in qualità di contabile con la ‘ndrina bruzia Perna, associazione di stampo mafioso che gli inquirenti dichiarano essere armata ed organizzata in maniera tale che avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva è in grado di commettere delitti, per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche in Cosenza e nei paesi limitrofi con un capillare controllo del territorio. I sodali dell’autorevole consorteria criminale, inoltre, da ciò che emerge dalle indagini pare abbiano nelle proprie disponibilità un ingente quantitativo di armi impiegate nella consumazione dei reati estorsivi rientranti nel ‘business’ dell’associazione. L’arrestato dopo le formalità di rito è stato associato presso la Casa Circondariale di via Popilia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.
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