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Parco Nazionale della Sila: patrocini ad enti e associazioni, dubbi sulla scelta dei fondi assegnati

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Parco Nazionale della Sila: patrocini ad enti e associazioni, dubbi sulla scelta dei fondi assegnati

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COSENZA – Ogni anno il Parco Nazionale della Sila mette a bilancio anche i capitoli di spesa relativi ai patrocini. Si tratta di una serie di eventi e manifestazioni patrocinate, appunto, e finanziate dall’Ente Parco, svolte da associazioni ed Enti (pubblici e privati) ricadenti nel Parco Nazionale della Sila. Il loro compito è quello di valorizzare e promuovere uno dei più antichi parchi italiani e che occupa un’area di più di 73mila ettari.

Guardando il bilancio relativo all’ultimo anno sorge più di un dubbio sul ‘criterio’ adottato per l’assegnazione delle risorse. Parliamo di piccole cifre (dai 700 fino ad un massimo di 3.500 euro) ma che sono comunque uno stimolo per chi, periodicamente, promuove attività per il rilancio del territorio. Anche perché, come accade oramai da diversi anni, a causa della scarsità di precipitazioni nevose, il cosiddetto ‘turismo esperienziale’ sta prendendo sempre più piede in Sila. Dalle passeggiate (a piedi o in MTB) alle escursioni, dagli eventi ludico-ricreativi a quelli enogastronomici con la valorizzazione dei prodotti tipici del territorio.

I criteri sulla scelta dei finanziamenti

Ma quali sono i criteri che portano al finanziamento di questo o quell’ente? Spulciando l’elenco dei beneficiari i dubbi aumentano perché non solo diversi fondi verrebbero dirottati a vantaggio della Sila Piccola mentre chi opera soprattutto a Camigliatello Silano, nella Sila Grande, che è la località turistica per eccellenza dell’Altopiano Silano, meta ogni anno di migliaia di turisti, verrebbe tagliata fuori.

Ma c’è di più: sarebbero addirittura finanziate associazioni che svolgerebbero attività vietate nel Parco come camping, falò, giri in quad e motoslitte. In altri casi sembra che i finanziamenti vengano assegnati da diversi anni, sempre alle stesse. Altro dubbio? Con quale criterio viene giudicato più importante un evento ludico-ricreativo, piuttosto che uno enogastronomico o sportivo e che potrebbe richiamare migliaia di turisti?

Il paradosso delle 80 guide del Parco Nazionale della Sila

Altra incongruenza riguarderebbe le passeggiate. Ad esempio, sarebbero finanziate quelle organizzate da diverse associazioni, quando lo stesso Parco Nazionale della Sila ha qualcosa come 80 guide ufficiali. La domanda allora sorge spontanea: perchè non finanziare quelle attività che vadano a coinvolgere le stesse guide e chi realmente opera per il rilancio del territorio? Queste sono solo alcune delle incongruenze che hanno generato più di un malumore tra chi opera sul territorio e quelle associazioni rimaste, in parte o totalmente, fuori dai finanziamenti nonostante il grande impegno svolto.

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