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Randagismo, Dipartimento Salute Regione Calabria attiva un tavolo permanente

Calabria

Randagismo, Dipartimento Salute Regione Calabria attiva un tavolo permanente

Giuseppe Contestabile, dell’associazione ViviPiemonte: “ora attivare subito tutte le iniziative utili per la tutela e il benessere degli animail”

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CATANZARO – Buone notizie dalla Calabria sul fronte randagismo. Dopo aver sensibilizzato la Regione, i Comuni, Anci, Ali e le Prefetture, finalmente il responsabile del Dipartimento Tutela della Salute e dei Servizio Socio Sanitari della Regione ha comunicato di aver avviato un tavolo permanente con tutte le Istituzioni ed il ministero della Sanità, contro la piaga del Randagismo.

“Per la Calabria – rende noto il presidente di ViviPiemonte, Giuseppe Contestabile – si tratta di un’opportunità di riscatto positivo, ci auguriamo che possa essere un modello per tutti. Ora non ci sono più scuse per i cittadini calabresi, tocca a loro contribuire positivamente a combattere e pretendere che i Sindaci responsabili civilmente e penalmente, contro la problematica del randagismo sul proprio territorio, non possono più fare finta di nulla”. Prossimo passo sarà quello di attivare subito tutte le iniziative utili per la tutela degli animali e il loro benessere. Una svolta culturale di cui la regione Calabria in primis si è fatta portatrice delle istanze degli amanti degli animali essere senzienti. “Questa è un’occasione storica per la Calabria e per i calabresi nel campo della tutela e benessere degli animali domestici, ci auguriamo – spiega Contestabile – che possa diventare un punto riferimento positivo da imitare per tutte le altre regioni”.

Inoltre abbiamo chiesto anche:

1) Coinvolgere tutti i comuni e la popolazione in particolare le zone rurali e insieme alle Asp per campagna di sterilizzazione a tappeto e microcippare cani e gatti con registrazione all’anagrafe canina e avvio campagna di adozione;
2) Stop ai viaggi della speranza di molti cani al Nord Italia anche all’estero, il più delle volte finiscono invece nei rifugi del nord Italia, creando condizioni ottimali per una loro migliore qualità della vita, a casa, in Calabria;
3) Mini corso ai possessori di cani;
4) Corso alla polizia locale per i controlli nel rispetto della tutela e benessere degli animali;
5) Campagna informativa in particolare nelle scuole sul rispetto e anche sulla positività degli animali esseri senzienti sulle nostre anime e nella vita sociale;
6) Migliorare la legge regionale, alzando il livello di tutela e benessere degli animali domestici, in particolare sul divieto di detenere i cani alla catena tranne per i motivi giustificati dei medici veterinari, se è possibile sin da subito con un’ordinanza per via degli incendi boschivi rischiano di morire bruciati come purtroppo è già successo perché in molte zone del Sud è ancora pratica comune tenere i cani legati in aree di campagna, lontano dalle abitazioni, dove gli animali non sono monitorati e non possono essere salvati in caso di pericolo.

 

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