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A Santa Maria del Cedro il progetto “Sestante” con attività culturali multisensoriali

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A Santa Maria del Cedro il progetto “Sestante” con attività culturali multisensoriali

Il progetto prevede attività di animazione culturale multisensoriali per valorizzare la fruizione del Complesso monumentale di San Michele

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SANTA MARIA DEL CEDRO (CS) – Avviate le attività di animazione culturale multisensoriali legate al progetto “Sestante”, attraverso cui la cooperativa Thyrrenians per valorizzare la fruizione del Complesso monumentale di San Michele. “Il focus del progetto – spiega il direttore didattico, Michele Capalbo – è fare animazione presso il Complesso di San Michele con un articolato programma di azioni che si colleghi alla vita dei monaci Basiliani con una mostra, che oltre ad installazioni fisse, si avvale anche del supporto tecnologico della realtà aumentata, attraverso cui si racconta ai visitatori quella Calabria che a partire dal VII secolo d. C. e per circa cinque secoli, si è popolata di anacoreti e di monaci in ogni angolo sperduto del suo territorio”.

“Le attività di animazione – afferma Angelo Napolitano, direttore artistico – prevedono anche tanti laboratori di riscoperta delle tradizioni locali e che fanno riferimento all’originale sfruttamento di alcune risorse agricole del sito da pare dei monaci Basiliani. In particolare grano duro, zucchero di canna e fichi dottati”.

Nelle prime giornate sono stati accolti al castello di San Michele, studenti della locale scuola primaria e un nutrito gruppo di ragazzi dell’alto tirreno cosentino, assieme a diversi giovani profughi dell’Ucraina ospitati dal Punto Luce – Save the Children di Scalea. Ad accoglierli, oltre allo staff della cooperativa Thyrrenians, anche i divertentissimi artisti di strada di “GiocoleReggio”.

Soddisfatto il sindaco di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere, che ha spinto e sostenuto il progetto già dalle fasi di ideazione: ”Voglio fare i complimenti alla cooperativa Thyrrenians – ha dichiarato – che ha dimostrato ancora una volta di essere un passo avanti rispetto al modo tipico di fare cultura sul territorio. Sono certo che progetti pioneristici come questo, porteranno sempre più visitatori in questo luogo straordinario e suggestivo”.

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