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Anziana 90enne sgozzata, la badante confessa

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Anziana 90enne sgozzata, la badante confessa

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PRATO – Cleofe Nizzi, la 90enne trovata ieri nella propria abitazione a Montemurlo, in provincia di Prato, con ferite da arma da taglio alla gola

sarebbe stata uccisa dalla badante georgiana. La giovane, interrogata per ore dai carabinieri e dal sostituto procuratore, Antonio Sangermano, alla fine ha ammesso le proprie responsabilita’. Al centro del gesto, una lite. Da questa notte, la badante era stata dichiarata in stato di fermo. Un provvedimento emesso a fronte delle incongruenze emerse durante l’interrogatorio.
  Secondo quanto si apprende, all’arrivo dei carabinieri, la casa si presentava a soqquadro. Tutto lasciava presagire che ignoti si fossero introdotti nell’abitazione verosimilmente per perpetrare una rapina e, a seguito della reazione della vittima, inferto a Cleofe Nizzi le ferite letali. All’interno della casa anche la badante, 24enne della Georgia, che informa i militari di aver personalmente rinvenuto il cadavere. La stessa, che presentava numerose tracce ematiche sulle mani e sugli indumenti, fornisce ai carabinieri gli elementi dei suoi ultimi spostamenti: intorno alle 15, dopo aver pranzato con la 90enne esce da casa poiche’ aveva due ore di permesso. Al rientro, due ore dopo, rinviene il cadavere dell’anziana in cucina. Cerca di rianimarla e poi chiede aiuto ai vicini. Si avviano le indagini, ma con il passare delle ore iniziano a emergere le prime incongruenze. Gli investigatori, infatti, ritengono poco plausibile l’accesso in casa di ignoti a scopo di rapina poi sfociata in omicidio e sempre meno realistica la versione fornita dalla badante. Dopo alcune ore di interrogatori la svolta. Il quadro indiziario fino a qual momento ricostruito faceva infatti convergere inequivocabili responsabilita’ nei confronti della ragazza. Scatta a quel punto il fermo e la successiva confessione della badante. Solo successivamente, infatti, la giovane georgiana rende noto che nel primo pomeriggio aveva avuto un alterco con l’anziana signora, a suo dire responsabile di averla offesa e maltrattata e pertanto, in preda ad un raptus, si era armata di un coltello da cucina, poi rinvenuto accanto al cadavere, e le aveva inferto diversi fendenti. Ora la donna, a seguito delle instabili condizioni psichiche, e’ stata condotta presso il reparto di psichiatria dell’ospedale delle Oblate di Firenze, al fine di prevenire eventuali gesti autolesionistici, visto che in passato aveva gia’ tentato il suicidi.

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