Cosenza
Il 2020 dei carabinieri di Cosenza: lotta al crimine ma anche solidarietà
E’ stato presentato con 25 scatti, che racchiudono alcuni dei più significativi momenti dell’anno, il 2020 dei Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza. Un anno contrassegnato non solo dalla lotta alla criminalità ma anche dall’emergenza Covid 19 che ha visto i militari impegnati ad aiutare i cittadini e le persone deboli
COSENZA – Una sequenza di immagini che mette in evidenza le operazioni contro ogni forma di illegalità, ma anche interventi di soccorso che hanno consentito di salvare vite umane e tante iniziative in favore delle fasce più deboli e vulnerabili. Un 2020 in cui i Carabinieri hanno continuato ad operare al servizio della collettività con inesauribile slancio e dedizione al dovere, anche nei momenti più difficili della drammatica pandemia in atto, assicurando la costante apertura ai cittadini di tutti i Comandi ed un’ininterrotta azione di vigilanza nei 150 Comuni della provincia.
I numeri del 2020
I Comandi dell’Arma (9 Compagnie, 1 Tenenza, 87 Stazioni e 1 Posto Fisso) hanno dispiegato sul territorio provinciale 67.342 servizi di prevenzione, per un complessivo di 320.313 ore destinate al controllo del territorio (+25% rispetto al 2019). Il rafforzamento della presenza dell’Arma ha portato ad un aumento del numero delle persone controllate (da 151.426 a 175.601: +16%) e dei mezzi ispezionati (da 114.692 a 136.983: +19%), rendendo ancora più concreta la prossimità dei militari dell’Arma ai tantissimi bisogni dei cittadini.
Questa efficace azione preventiva – sviluppata sinergicamente con le altre Forze di Polizia – ha certamente influito sull’andamento dei reati perpetrati sul territorio, in aggiunta agli effetti prodotti dal lockdown: si è registrato complessivamente in ambito provinciale un calo di oltre il 23% dei delitti commessi, con un decremento ancora più accentuato per i reati predatori, segnatamente furti e rapine, per i quali si è rilevata, rispetto al decorso anno, una flessione superiore al 37%.
Dall’inizio dell’anno, al numero di emergenza 112 del Comando Provinciale di Cosenza sono pervenute 291.178 richieste telefoniche, con una media di quasi 800 chiamate al giorno. Grande impatto sulle attività complessivamente svolte dalle Centrali Operative dell’Arma hanno avuto anche le limitazioni imposte dai provvedimenti governativi: sono state gestite ben 63.112 telefonate per richieste di informazioni sulle prescrizioni previste dai D.P.C.M. per il contenimento della pandemia in atto. 6.585 gli interventi coordinati dalle Centrali Operative, di cui 1.227 (più di 3 al giorno) riguardanti liti in famiglia.
Un fenomeno in crescita quello della litigiosità e delle violenze nelle mura domestiche che, nel corso del 2020, ha visto i Carabinieri operare numerosi arresti e denunce grazie anche al coraggio ed alla maggiore consapevolezza dimostrati dalle stesse vittime, che hanno trovato la forza di denunciare. Se si analizzano i dati sulla violenza di genere in possesso all’Arma riferiti esclusivamente alla nostra provincia, si osserva che i casi trattati sono stati complessivamente 442, con una media di quasi 37 eventi al mese. Da un’analisi più dettagliata dei citati casi, emerge che la gran parte sono riconducibili ad episodi di maltrattamenti in famiglia (262 eventi) ed atti persecutori (137), mentre per i rimanenti 43 casi, pari ad una percentuale del 10%, si è proceduto per il reato particolarmente grave di violenza sessuale.
Complessivamente, per le fattispecie di reato richiamate, i Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno adottato provvedimenti, in flagranza di reato o a conclusione delle attività investigative, nei confronti di 150 soggetti, in incremento rispetto al decorso anno in cui le persone attinte da provvedimenti sono state in tutto 109. Più in dettaglio, si è proceduto ad arrestare in flagranza di reato 18 persone, mentre altre 35 sono state tratte in arresto in esecuzione di altrettante misure cautelari. Infine, in ulteriori 97 casi si è dato esecuzione a provvedimenti dispositivi dell’allontanamento dalla casa familiare, del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa o del divieto di dimora nella località di residenza della vittima.
Per quanto concerne l’attività in materia di circolazione stradale, si registrano:
• 8.739 contravvenzioni elevate al Codice della Strada, tra cui 124 per guida in stato di ebrezza, 67 per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti, 883 per guida di veicolo sprovvisto di assicurazione, 361 per uso del cellulare alla guida e 1.080 per mancato uso delle cinture di sicurezza;
• 434 patenti ritirate;
• 14.878 punti decurtati dalle patenti di guida;
• 235 persone denunciate per reati previsti dal Codice della Strada;
• 978 veicoli sequestrati.
Sotto il profilo dell’attività di repressione dei reati, i Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, nel corso del 2020, hanno tratto in arresto 588 persone, di cui 271 in flagranza di reato di reato, nonché denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria 5.453 persone. Risultati di particolare rilievo sono stati conseguiti anche sul fronte del contrasto allo spaccio ed al consumo di sostanze stupefacenti, con il sequestro complessivo di circa 3,2 kg. di cocaina, 3,7 kg. di eroina, oltre 41 kg. di marijuana e 704 piante di canapa indiana, a testimonianza di una costante ed incessante lotta al fenomeno della diffusione della droga nella provincia. L’attività, svolta talvolta anche con l’ausilio di unità del Nucleo Cinofili dello Squadrone Cacciatori di Calabria di Vibo Valentia, ha portato all’arresto di 158 persone ed al deferimento in stato di libertà di ulteriori 263. Nel corso dell’anno sono state segnalate alla Prefettura di Cosenza, quali assuntori di sostanze stupefacenti, 539 persone.
Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Cosenza, Col. Piero Sutera: “dietro ogni numero, dietro ogni statistica si cela l’impegno attivo, concreto e premuroso profuso da ogni singolo Carabiniere per garantire sicurezza e legalità nel nostro territorio. Le tante operazioni di polizia giudiziaria, gli innumerevoli interventi condotti nell’ambito delle attività preventive e di soccorso, le diverse iniziative in favore delle fasce deboli sono le sfaccettature più luminose ed immediatamente percepibili di un diamante che si compone di un’infinita varietà di riflessi altrettanto preziosi. Sono il frutto del lavoro duro, silenzioso di centinaia di donne e uomini dell’Arma che, senza clamore, lontano dai riflettori, con la loro diuturna generosa dedizione al servizio, costituiscono la struttura portante della sicurezza nella provincia di Cosenza. Il mio sentito grazie per i sacrifici e le rinunce personali e familiari a cui quotidianamente vanno incontro pur di esprimere sempre in modo concreto prossimità ai cittadini, in nome del bene comune”.
Gli interventi e le operazioni più importanti del 2020
Gennaio
SALVATAGGIO DI UNA COPPIA DI ANZIANI
Il 14 gennaio, il Comandante della Stazione Carabinieri di Scigliano ha tratto in salvo una coppia di anziani coniugi, i quali, rientrati presso la loro abitazione, si sono trovati coinvolti in un incendio divampato accidentalmente per la dimenticanza di una pentola sui fornelli della cucina. Il Maresciallo, sentite le urla dei malcapitati dall’appartamento sito nelle immediate vicinanze della Caserma, è riuscito a condurre in un luogo sicuro gli anziani, poi contenendo l’incendio con gli estintori in dotazione al Comando
RECUPERO DI EROGAZIONI PUBBLICHE ILLECITAMENTE PERCEPITE
Il 30 gennaio, i Carabinieri della Stazione di San Donato di Ninea hanno dato esecuzione ad un’ordinanza dispositiva di misure cautelari, emessa dal GIP presso il Tribunale di Castrovillari, traendo in arresto due persone e sottoponendo all’obbligo di presentazione alla P.G. un’altra, ritenute responsabili di “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche”. Le indagini hanno fatto emergere reiterate condotte illecite finalizzate all’indebito conseguimento di Fondi Europei per il settore agricolo.
Febbraio
“ORCO” COSTRINGEVA LA MOGLIE E LA FIGLIA A PROSTITUIRSI
Il 3 febbraio 2020, i Carabinieri della Stazione di Cosenza Centro hanno tratto in arresto due uomini, padre e figlio, ritenuti responsabili di “maltrattamenti in famiglia” e “favoreggiamento della prostituzione” ai danni dei familiari congiunti. In particolare, il capo famiglia con più azioni esecutive, in tempi diversi, aveva costretto la moglie, avente una disabilità psichica invalidante, e la figlia a prostituirsi per pochi euro, causando loro altresì gravi sofferenze morali e fisiche per ripetuti atti vessatori e denigratori.
NEL CORSO DI UNA LITE SFERRA TRE FENDENTI AL TITOLARE DI UN BAR
Il 9 febbraio, i Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno tratto in arresto un cittadino albanese di 21 anni, responsabile del reato di “tentato omicidio”. In particolare, il titolare di un bar di Rocca Imperiale invitava l’ultimo cliente, un albanese residente a Piacenza, ma di fatto domiciliato a Rocca Imperiale, che si intratteneva nel bagno dell’esercizio commerciale, ad affrettarsi per le conseguenti operazioni di chiusura del locale. Uscito dal bagno, il 21enne, senza alcun valido motivo e in maniera del tutto inaspettata, aggrediva con un grosso coltello da cucina il titolare, ferendolo gravemente alla schiena ed agli arti superiori.
OPERAZIONE ARSENICO
Nella mattinata del 14 febbraio, in Bisignano, i militari del Comando Provinciale di Cosenza e del Gruppo Carabinieri Forestale hanno dato esecuzione ad un’ordinanza dispositiva di misure cautelari reali e personali per il reato di “inquinamento ambientale”, emessa dal GIP presso il Tribunale di Cosenza, nei confronti dell’amministratore e del direttore generale della CONSULECO srl, società affidataria della gestione e manutenzione del depuratore comunale di Bisignano, sito in quella località Mucone, procedendo al sequestro preventivo dell’impianto di trattamento rifiuti liquidi speciali di proprietà della citata società e del depuratore comunale.
Marzo
ASSISTENZA A DOMICILIO AD ANZIANI IN DIFFICOLTA’
Il 21 marzo, nel corso di una telefonata “insolita” pervenuta presso la Centrale Operativa dei Carabinieri di Corigliano Calabro, una donna che si trovava in Germania manifestava tutta la sua preoccupazione per i propri genitori, molto anziani, residenti nella frazione marinara di Schiavonea, i quali, soli in casa e privi di acqua da bere, si trovavano in evidente difficoltà, non potendo avere contatti con altre persone per l’emergenza epidemiologica. Il militare della Centrale Operativa, annotati i riferimenti del domicilio dell’anziana coppia, provvedeva ad inviare una pattuglia della Sezione Radiomobile di Corigliano Calabro ad acquistare diverse confezioni di acqua, consegnandole personalmente a casa dei due anziani.
Enorme ed incredula la sorpresa alla vista dei Carabinieri da parte dei due signori, i quali, dopo aver aperto l’uscio di casa quasi intimoriti, alla fine scoppiavano in un pianto liberatorio.
Aprile
TI REGALIAMO UN SORRISO #ANDRÀTUTTOBENE
Il 15 aprile, i Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, con diverse iniziative, hanno voluto manifestare con gesti concreti la loro vicinanza ai cittadini che vivono situazioni di difficoltà. Tanti Comandanti di Stazione del territorio provinciale, nell’ambito dell’iniziativa denominata “Ti regaliamo un sorriso #andràtuttobene”, hanno consegnato personalmente 300 uova di Pasqua ai più piccoli, con il solo intento di regalare loro un sorriso anche nelle gravi difficoltà del periodo di emergenza.
SORPRESI IN CASA CON UN INGENTE QUANTITATIVO DI STUPEFACENTE
Il 28 aprile, in Cetraro, i militari della Compagnia Carabinieri di Paola, a conclusione di un mirato servizio condotto con unità del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia, hanno tratto in arresto due persone che, negli attimi antecedenti alla perquisizione domiciliare, nel tentativo di disfarsi dello stupefacente detenuto, lanciavano dalla finestra della loro mansarda 9 involucri, poi recuperati, contenenti oltre 15 kg. di marijuana.
Maggio
OPERAZIONE FIAMME DEL TAVOLIERE
Alle prime luci dell’alba del 15 maggio, in Trebisacce e Cassano all’Ionio, i militari della Compagnia Carabinieri di Corigliano Calabro, supportati da unità cinofila dello Squadrone Eliportato “Cacciatori” di Calabria, hanno eseguito due ordinanze applicative di misuri cautelari, emesse dai GIP presso il Tribunale di Castrovillari e presso il Tribunale per i Minorenni di Catanzaro, nei confronti di un trentacinquenne, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, di una donna settantenne sottoposta all’obbligo di presentazione alla PG, e di un 17enne per il quale veniva disposta la misura del collocamento in comunità. Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di “estorsione”, “tentata estorsione”, “lesioni personali”, “furto in appartamento”, “danneggiamento seguito da incendio”, “incendio”, “resistenza a p.u.” e “spaccio di sostanze stupefacenti”.
BADANTE PRENDE IN OSTAGGIO UN ANZIANO
Il 29 maggio, in Santa Maria del Cedro, al termine di ininterrotta opera di mediazione iniziata il giorno precedente, i militari della Compagnia di Scalea hanno tratto in arresto una 50enne moldava, per “resistenza aggravata a Pubblico Ufficiale”, “minaccia aggravata” e “sequestro di persona”. La donna, in preda ad un forte stato di agitazione, prendeva in ostaggio un anziano non deambulante, nei confronti del quale svolgeva l’attività lavorativa di badante, e, brandendo un coltello da cucina ed imbracciando un fucile da caccia, in seguito risultato carico, minacciava ripetutamente di uccidere chiunque si avvicinasse all’immobile. Dopo un’estenuante opera di mediazione, condotta anche dal negoziatore del Comando Provinciale di Cosenza, gli operanti riuscivano a convincere la donna ad aprire la porta d’ingresso dell’abitazione, ove veniva prontamente immobilizzata e disarmata.
Giugno
OPERAZIONE “OVERTURE”
Il 25 giugno, in Cosenza e provincia, militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, con la copertura aerea di un velivolo dell’8° NEC, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza dispositiva di misure cautelari, emessa dal GIP presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 21 soggetti appartenenti a due diversi gruppi criminali, espressione della storica consorteria mafiosa “Perna-Pranno” (poi ridenominata “Lanzino-Cicero”), ritenuti responsabili, a vario titolo, di “associazione di tipo mafioso”, ”associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti”, “tentata estorsione”, “detenzione e porto illegale di armi da fuoco”, “lesioni personali”, “ricettazione” e “furto”.
Luglio
OPERAZIONE “GIPSY VILLAGE”
Nella mattinata del 14 luglio, i Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, coadiuvati da personale del 14° Battaglione Calabria, dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia e della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), hanno dato esecuzione ad un’ordinanza dispositiva di misure cautelari nei confronti di 13 soggetti, indagati in ordine ai reati di “furto aggravato”, “ricettazione”, “estorsione” e “detenzione ai fini di spaccio di stupefacente”. L’attività investigativa ha consentito di documentare numerosi episodi delittuosi compiuti dal gruppo criminale, composto in gran parte da soggetti di etnia “rom”, i quali trafugavano le autovetture e poi costringevano i proprietari al pagamento di somme di denaro per la restituzione.
OPERAZIONE “BIG SQUARE”
Nelle prime ore della mattina del 24 luglio, in Castrovillari e Cassano all’Ionio, i militari della Compagnia di Castrovillari, unitamente ad unità antidroga del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia, hanno dato esecuzione a 12 misure cautelari, emesse dal GIP presso il Tribunale di Castrovillari, nei confronti di altrettante persone indagate in ordine al reato di “spaccio di sostanze stupefacenti”.
Le indagini hanno fatto emergere l’operatività della rete degli indagati nello smercio sistematico e continuativo di sostanze stupefacenti del tipo eroina, cocaina, hashish e marijuana, nel mercato di Castrovillari e dei comuni limitrofi, in favore di numerosi acquirenti, alcuni dei quali minorenni.
Agosto
GRAVE ABUSO AI DANNI DI UN DISABILE
L’11 agosto, i Carabinieri della Compagnia di Castrovillari hanno eseguito 5 misure cautelari personali, emesse rispettivamente dal GIP presso il Tribunale di Castrovillari e quello dei Minorenni, nei confronti di altrettanti soggetti, nei cui confronti venivano acquisiti gravi indizi di colpevolezza in ordine ai delitti di “incendio doloso”, “violazione di domicilio” e ”getto pericoloso di cose ”, consumati in danno di invalido civile del luogo.
FAR WEST NEL CENTRO STORICO DELLA CITTA’ DEI MURALES
Nella serata del 15 agosto, in Diamante, i militari della locale Stazione Carabinieri hanno tratto in arresto in flagranza di reato quattro giovani di Cosenza per possesso di un’arma clandestina e di oggetti atti ad offendere, lesioni personali e violazioni delle norme in materia di misure di prevenzione.
Gli stessi, giunti nel centro della città dei murales, una volta scesi dal veicolo, aggredivano con calci e pugni, senza ragione plausibile, un giovane ragazzo del posto. Nella circostanza, gli aggressori impugnavano una pistola con matricola abrasa ed un manganello telescopico, seminando così il panico tra i numerosi turisti presenti nel centro cittadino durante il ponte del ferragosto. La pronta reazione della popolazione e l’immediato intervento di una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Diamante hanno consentito di bloccare e disarmare i quattro aggressori.
Settembre
SVELATO IL MISTERO DELL’OMICIDIO CONSUMATO A BELVEDERE MARITTIMO
Il 18 settembre, il Nucleo Investigativo di Cosenza e la Compagnia di Scalea, all’esito di incalzante attività di indagine condotta con l’ausilio tecnico dei Carabinieri del RIS di Messina, hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Paola, nei confronti di un 32enne, indagato in ordine ai reati di “rapina aggravata” ed “omicidio”. L’uomo, il 30 agosto scorso, in Belvedere Marittimo, aveva brutalmente ucciso una donna, alla quale aveva poi trafugato alcuni monili in oro.
Ottobre
SCOPERTO UN FALSO INVALIDO DEDITO ALLO SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI
Il 9 ottobre, i militari della Stazione Carabinieri di Torano Castello, a conclusione di una complessa indagine volta a contrastare il fenomeno dei cd “falsi invalidi”, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza dispositiva della misura degli arresti domiciliari, emessa dal GIP presso il Tribunale di Cosenza, nei riguardi di un 44enne del luogo. Dalle risultanze investigative e’ emerso che l’uomo svolgeva di fatto attività non compatibili con la patologia allo stesso formalmente riconosciuta dalle competenti autorità sanitarie, oltre a cedere a terzi farmaci contenenti sostanze di natura stupefacente. Contestulamente i militari hanno proceduto al sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente dei beni per una ammontare complessivo di 141.854,64 euro, quale quantificazione della truffa consumata in danno dell’Inps.
Novembre
INTERVENTO IN SOCCORSO DI UNA DONNA IN GRAVE DIFFICOLTA’
Il 21 novembre, i Carabinieri della Stazione di Scigliano, a seguito di serrate ricerche, hanno individuato e tratto in salvo una 35enne di Pedivigliano che, allontanatasi dalla propria abitazione nella tarda mattinata per fare una passeggiata, era rovinata in un burrone, rimanendovi bloccata priva di sensi.
IMPEGNO DELL’ARMA PER CONTRASTRARE LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE
Il 25 novembre, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, per testimoniare il lavoro quotidianamente svolto dai Carabinieri di Cosenza nel contrasto alla violenza di genere, il Soroptimist club di Cosenza, nell’ambito dell’iniziativa “Orange the World”, ha illuminato di arancione la storica caserma dell’Arma “Paolo Grippo”. Contestualmente è stata avviata una mirata campagna mediatica di sensibilizzazione sull’importanza di denunciare ogni atto di sopraffazione e violenza, rammentando che presso il Comando Provinciale di Cosenza è da tempo attiva la cd “Stanza tutta per sé”, un ambiente familiare, accogliente, rassicurante ove ogni donna può trovare la forza di aprirsi per denunciare gli abusi subiti.
OPERAZIONE “SALAMANDRA”
Nella mattinata del 27 novembre, oltre 100 Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, supportati dai militari dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Calabria” e dalle unità cinofile antidroga, con la copertura aerea dell’8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia, hanno dato esecuzione a 9 misure cautelari emesse dal GIP presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di altrettanti soggetti di nazionalità italiana di età compresa tra i 25 e 60 anni, indagati, a vario titolo, in ordine ai reati di “detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti”, “estorsione”, “favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione”.
Dicembre
GIORNATE DEDICATE AL PROSSIMO
A dicembre, i Carabinieri della Compagnia di Rogliano, già colpiti e guariti dal COVID-19, unitamente ai loro familiari, hanno organizzato una giornata di donazione di sangue e plasma presso il centro trasfusionale dell’ospedale civile dell’Annunziata di Cosenza, per contribuire fattivamente alle cure di quanti ancora soffrono. Concreta vicinanza e generosa solidarietà nei confronti di chi vive situazioni di disagio e difficoltà sono alla base anche della colletta alimentare organizzata per le festività natalizie da tutti i Carabinieri del Comando Provinciale, con l’acquisto di centinaia di generi di prima necessità donati alle parrocchie cosentine di San Nicola e Cristo Re.
OPERAZIONE “HASTILE”
Nella mattinata del 15 dicembre, in Cetraro, Bonifati e Belvedere Marittimo, militari della Compagnia di Paola, supportati da personale del Comando Provinciale di Cosenza, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza dispositiva di 7 misure cautelari, emesse dal GIP presso il Tribunale di Paola, nei confronti di altrettanti indagati, ritenuti responsabili del reato di “rapina pluriaggravata, tentata e consumata, continuata”. L’indagine ha fatto emergere l’esistenza di un gruppo criminale specializzato nella commissione di rapine a mano armata in danno di filiali di istituti di credito ed uffici postali, mediante l’impiego di mazze provviste di punta metallica acuminata.
OPERAZIONE “RE NUDO”
Il 16 dicembre, nell’alto Tirreno cosentino, militari della Compagnia di Scalea, supportati da personale degli omologhi Reparti dipendenti dal Comando Provinciale di Cosenza e della Compagnia di Lagonegro, hanno dato esecuzione a 9 misure di custodia cautelare e 5 misure interdittive della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio o servizio con divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale, emesse dal GIP presso il Tribunale di Paola, nei confronti di altrettanti indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di “associazione per delinquere” finalizzata alla commissione dei reati di “falsità materiale e ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici”, “truffa aggravata ai danno dello Stato per il conseguimento di erogazioni pubbliche”, “concussione”, “corruzione”, “induzione indebita a dare o promettere utilità” ed “abuso d’ufficio”. Contestualmente, gli operanti hanno proceduto al sequestro preventivo di cinque autoscuole, nonché hanno dato corso a sequestri preventivi diretti o per equivalente di beni per un ammontare complessivo di 635.604 euro.
OPERAZIONE “PACTA SUNT SERVANDA”
Il 21 dicembre, la Compagnia Carabinieri di Castrovillari, con il concorso di quelle di Cosenza, San Marco Argentano, Ostia e Pomezia, congiuntamente a personale del Commissario di PS di Castrovillari e della locale Compagnia della GdF, hanno dato esecuzione a 6 misure della custodia cautelare in carcere, emesse dal GIP presso il Tribunale di Castrovillari, nei confronti di altrettanti soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di usura, estorsione aggravata, abusiva attività creditizia, illecita detenzione e cessione di armi comuni da sparo, nonché furto aggravato. Nello stesso contesto, è stato eseguito il sequestro, nei confronti degli indagati, di beni per equivalente e sino al raggiungimento della somma di € 200.000,00.
OPERAZIONE “SILENCE”
Il 21 dicembre, in Cosenza, Roma, Catanzaro, Ancona e Montalto Uffugo, i militari della Compagnia di Cosenza, congiuntamente a personale del Nucleo di Polizia Economica e Finanziaria della Guardia di Finanza di Cosenza, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza dispositiva di 4 misure cautelari degli arresti domiciliari nei confronti di altrettanti soggetti, dirigenti ed impiegati della Coopservice – società aggiudicataria dell’appalto per l’affidamento dei “servizi di pulizia” e “servizi integrativi” presso l’Azienda Ospedaliera di Cosenza – ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di “frode in pubbliche forniture” e “truffa aggravata ai danni dello Stato, consumata e tentata”. Contestualmente i militari hanno proceduto al sequestro preventivo di beni per equivalente per un importo di 3.092.416,04 € nei confronti degli arrestati e di un’altra indagata, nonché alla notifica di un decreto di fissazione dell’udienza in camera di consiglio per esaminare la proposta formulata dalla Procura della Repubblica finalizzata all’irrogazione alla società della misura del divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione. L’attività, che vede indagati anche 5 funzionari pubblici dell’Azienda Ospedaliera per i reati di “abuso d’ufficio” e “falsità ideologica in atto pubblico”, ha permesso di documentare ripetute inadempienze e continui disservizi nell’esecuzione del contratto di appalto da parte della società, che ha espletato i servizi affidatigli in modo del tutto inadeguato sul piano qualitativo e quantitativo, rendicontando ore di lavoro mai rese e che non avrebbe potuto svolgere in relazione al numero di dipendenti impiegati nello specifico appalto.
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