Castrolibero
Bollette dell’acqua, cittadini di Castrolibero sul piede di guerra
 
																								
												
												
											I cittadini denunciano come il prezzo dell’acqua, mediamente, sia passato dai 0,56 centesimi di euro a metro cubo del 2015 a circa 1,90 euro di oggi “si faccia chiarezza e le autorità competenti intervengano a tutela di noi consumatori”
CASTROLIBERO – Aumento indiscriminato delle tariffe, poca chiarezza nelle bollette, che vengono consegnate a quattro giorni dalla scadenza, e una mancata trasparenza nella gestione del servizio. È quanto denunciano alcuni cittadini di Castrolibero che si sono visti lievitare il costo dell’acqua, e di conseguenza delle bollette, negli ultimi cinque anni. Secondo quanto riferito dai residenti, il prezzo dell’acqua – mediamente – è passato da 0,56 centesimi di euro a metro cubo del 2015 a circa 1,90 euro di oggi. “Si tratta – spiega il signor Antonio Malavasi, a nome anche di altri concittadini – di un costo spropositato che va in contrasto con quanto stabilito negli articoli 822 e 823 del Codice civile e ribadito nell’articolo 144 del decreto legislativo 152/06, secondo cui l’acqua è un bene comune, non vendibile, ne privatizzabili. A Castrolibero, la società che si occupa del servizio idrico, con l’artificio dei conguagli, presenta pagine lunghissime di storni, ricalcoli e numeri poco chiari e difficili da comprendere, specie per le persone anziane. Chiediamo che si faccia chiarezza e che le autorità competenti intervengano a tutela di noi consumatori e contribuenti, perché riteniamo sia in atto da più tempo un vero e proprio abuso. Non vogliamo sottrarci al pagamento dei tributi, ma vogliamo versare il giusto”.
 
A Castrolibero, l’incarico è affidato ad “Acque potabili servizi idrici integrati srl”, azienda che gestisce i servizi idrici e/o fognari e di depurazione nei Comuni di Rende, Castrolibero, Luzzi, Dipignano, Altilia e Aiello Calabro in provincia di Cosenza e di Sabaudia in provincia di Latina.
 
Il signor Malvasi, a sostegno della propria tesi, ha raccolto tutti i dati e le comunicazioni intercosse con l’amministrazione comunale in un dossier analitico, arricchito di documenti, bollette e delibere che oggi ha consegnato nelle mani dell’avvocato Francesco Calvelli, consigliere di opposizione, chiedendogli di valutare gli elementi per l’ammissibilità di una class action. “Recepisco il dossier – afferma Calvelli – e sarà mia premura chiedere in Consiglio spiegazioni al sindaco e alla giunta. Inoltre, valuterò, quanto prima, i documenti contenuti nel dossier per verificare se si ravvisano i profili per avviare un’azione di classe in favore dei cittadini consumatori”.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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